COSA MI E' PIACIUTO: il primo e il più
importante pregio di questa commedia sentimentale è che oltre
70 anni dopo non ha perso nulla della sua freschezza. Grazie a registi
come Capra e ad autori come Riskin, il suo sceneggiatore di fiducia,
il cinema parlato è cresciuto in fretta: Accadde una notte
è del 1934, quando il sonoro era in fasce. Non è
questione di saper scrivere dei dialoghi adatti a una storia, la storia
dell'uomo registra un paio di millenni di esperienza in questo senso,
ma adattare questi dialoghi a un film, ovvero un'espressione artistica
ancor giovane, senza che sembrino una protesi è un altro paio
di maniche. La sequenza del risveglio al campeggio è di una naturalezza
inconsueta per l'epoca. Clark Gable e Claudette Colbert sono deliziosi
(all'epoca la vera star era lei): lui quando mangia le carote sembra
Bugs Bunny, lei assomiglia a Betty Boop (o è quest'ultima che
assomiglia alla Colbert?). Il film, per motivi contrattuali e di budget,
fu girato in sole 4 settimane: un prodigio. Finale in letizia, secondo
la tradizione di Capra.
COSA NON MI HA CONVINTO: c'è un clamoroso
errore di montaggio a 27'41".
Ho visto Accadde una notte in lingua
originale con i sottotitoli in italiano.
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