DI COSA SI TRATTA: Alexandre, contadino francese, ha una moglie tiranna che gli impone un ritmo di lavoro massacrante e gira con una 2CV per sorvegliarlo affinché non si sottragga ai suoi doveri. Finché un giorno...
COSA MI E' PIACIUTO:
anzitutto dovrei dire, scavando nella memoria, cosa mi piacque quando lo vidi per la prima volta. Ero un adolescente con una tendenza alla pigrizia che non ho mai del tutto sepolto, anche se le vicende della vita non mi consentono più di coltivarla come meriterebbe. Questo film è un inno al dolce far niente, ed è felice la scelta di un cane come co-protagonista: i cani sanno apprezzare l'ozio molto più di noi. Il loro ideale di felicità è stare sdraiati al sole senza far nulla. Alexandre vorrebbe aderire al programma, ma la passione per le donne si mette di mezzo. La natura di Alexandre, più che neghittosa, è contemplativa: egli ama la natura, conosce tutti i canti degli uccelli, accudisce con ogni premura il suo cagnolino, aspira a passare tutta la mattinata con una canna da pesca in mano e tutto il pomeriggio al biliardo. I compaesani lo criticano, ma finiscono per imitarlo, al punto da accorciarsi tutti i pantaloni quando un giorno lo vedono spuntare in fondo alla strada in braghette. Noiret, in uno dei suoi primi ruoli importanti, è un poltrone delizioso. Il paesaggio rurale, comprensivo della gente che lo popola, è ritratto con semplicità ma anche con affetto e devozione.
COSA NON MI HA CONVINTO: ora che non sono più un adolescente, ho trovato il film non superficiale, questo no, ma un po' leggerino. C'è una certa sproporzione fra le parti, con un epilogo molto affrettato (l'inseguimento finale da parte della sposa e degli invitati deve certamente qualcosa a Le sette probabilità di Buster Keaton).
Ho visto Alexandre le bienheureux in
francese senza sottotitoli (non ci sono).
Questo film su Amazon.it
Yves Robert su Amazon.it
Philippe Noiret su Amazon.it