ALL'OVEST NIENTE DI NUOVO

TITOLO ORIGINALE All Quiet on the Western Front
ANNO 1930
PAESE Usa
REGIA Lewis Milestone
GENERE Guerra
ATTORI PRINCIPALI Lew Ayres, Louis Wolheim, Slim Summerville, John Wray, Arnold Lucy, Ben Alexander, Scott Kolk, Harold Goodwin
DURATA - FOTOGRAFIA 128' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Universal
All'ovest niente di nuovo (All Quiet on the Western Front) - Milestone

 

 

All'ovest niente di nuovo (All Quiet on the Western Front) - Milestone
All'ovest niente di nuovo (All Quiet on the Western Front) - Milestone
All'ovest niente di nuovo (All Quiet on the Western Front) - Milestone
All'ovest niente di nuovo (All Quiet on the Western Front) - Milestone

 


Punteggio assegnato al film: ****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***

Recensione del 3/4/2008

 

 

Qualità video: sufficiente. Molta grana, qualche taglio.
Qualità audio: sufficiente (mi riferisco alla traccia inglese)
Lingue: Inglese, Italiano, Spagnolo, Russo 2.0 Mono. La traccia russa non è un doppiaggio vero e proprio, ma una traduzione simultanea sul modello che chi si è imbattuto nelle televisioni polacche via satellite conosce. La modalità è correttamente indicata sulla fascetta come "Voice Over".
Sottotitoli: italiano, inglese, spagnolo, danese, finlandese, norvegese, svedese
Formato video: 1.33:1  4/3
Extra significativi: -

L'edizione appartiene alla collana "War Collection".

 




COSA MI E' PIACIUTO: quella che inizialmente potrebbe sembrare una debolezza, si rivela col passare del tempo un ulteriore merito del film: l'ingenuità dei dialoghi e delle situazioni si frantuma a contatto con la realtà del fronte, e il sospetto di verbosità si dissolve definitivamente proprio nello splendido finale. Chi conosce il libro, bellissimo, di Erich Maria Remarque, sa che una delle cose che lo rendono indimenticabile è proprio il significato del titolo, che si svela alla fine. A Milestone spettava il compito, arduo, di trovare un'alternativa che fosse altrettanto forte, e che lasciasse attonito lo spettatore del film così come inevitabilmente era toccato al lettore del romanzo. L'opera è attualissima, pur cadendo agli esordi del cinema parlato, ed è sconcertante dover constatare che le parole usate da coloro che se ne stanno al riparo per esortare altri a farsi ammazzare al posto loro sono le stesse che si sentono oggi in varie parti del mondo, anche teoricamente molto civilizzate. "Dopo 4 anni di guerra il mondo non ha capito nulla?" No, è la risposta odierna, e non ne sono bastati nemmeno 80. Diciamo che il significato del titolo si sposta, oggi, totalmente sul piano concettuale. Le scene di battaglia, così come quelle civili, si giovano del gusto pittorico di Milestone con un certo orientamento verso il polittico. Vi sono momenti molto forti: avevo inizialmente selezionato un fermo immagine, che ritraeva le mani di un soldato aggrappate al filo spinato, ma senza soldato, polverizzato da una bomba, a parte un pezzettino di braccio; tuttavia ho pensato che non fosse il caso di proporla. Il realismo delle scene di combattimento di "Salvate il soldato Ryan" non è poi così lontano.

COSA NON MI HA CONVINTO: è il primo film parlato diretto da Milestone. In alcuni momenti i dialoghi si vorrebbero sostituiti dalle pure immagini, ma si può capire la tentazione di usare un nuovo strumento così potente. Peraltro la sonorizzazione, nel comparto effetti, contribuisce in modo eccellente a creare il clima ossessivo del fronte.

CURIOSITA': il film è stato distribuito in Italia solo nel 1956, in una versione più corta di oltre venti minuti. Il doppiaggio italiano infatti è relativamente recente. Come al solito, invito ad ignorarlo.


Ho visto Al'ovest niente di nuovo in inglese con i sottotitoli in italiano.


Questo film su Amazon.it

 

 

 

 

FILM:
REGISTI:
ATTORI:

 

                                                                                                                         

 

 

Nota sulle immagini