COSA MI E' PIACIUTO:
dal tono malinconico, quasi patetico, della musica che accompagna i
titoli di testa, si capisce che è un film double face. I 5 giovanotti
un po' cresciuti passano le giornate all'insegna della goliardia per
dimenticare ciò che hanno alle spalle. Ognuno di loro ha una
vita per motivi diversi non invidiabile (il cruccio del Necchi salta
fuori solo verso la fine), e tutti preferiscono dedicarsi alle sciocchezze
che li univano ai tempi della scuola. Alcune "zingarate" sono
divertentissime. I ceffoni alla stazione e la filastrocca nonsense della
"supercazzola" fanno ormai parte del sapere comune. Tutti
bravi i 5 interpreti principali, e gli altri, a cominciare da Blier
e da Milena Vukotic, non sono da meno.
COSA NON MI HA CONVINTO: accanto alle "zingarate" divertenti
ci sono anche quelle di una grevità fine a sé stessa,
su tutte l'auto-invito collettivo alla festa nella villa. Tutta la parte
che si svolge nell'ospedale è a mio avviso piuttosto scontata.
Philippe Noiret è un mio idolo, Renzo Montagnani lo doppia benissimo
(e nel secondo film sostituirà Duilio Del Prete), ma vedere qualcuno
che gesticola come un francese e parla con l'accento toscano fa un certo
effetto. Ci si abitua solo dopo una mezz'oretta di film.
CURIOSITA': alla fine Noiret respira molto vistosamente.
Nei titoli di testa Amici miei è annunciato come "Un
film di Pietro Germi". Infatti il soggetto è suo e avrebbe
dovuto girarlo lui. Per la scena degli schiaffi fu predisposta una carrozza
modificata, perché in quelle normali i finestrini sarebbero risultati
troppo alti (così disse Monicelli).
Ho visto Amici miei in italiano senza
sottotitoli.
Questo film su Amazon.it
Mario Monicelli su Amazon.it