DI COSA SI TRATTA: Buster Keaton cerca di conquistare l'attenzione di una ragazza cacciandosi nelle avventure più perigliose, fra cui un volo in mongolfiera dal quale deriva il titolo.
COSA MI E' PIACIUTO:
c'è la costante ricerca del paradosso sullo stile della Pantera Rosa: il giovane protagonista fallisce ogni tentativo di illustrarsi agli occhi della sua bella, ma al contempo gli riescono prodigi del tutto involontari, come quello di uccidere due orsi in un colpo solo, o quello che costituisce l'ingegnoso finale, che non voglio svelare per non rovinare la sorpresa. Nel breve ma incalzante debutto nella stanza degli orrori ci sono alcune eccellenti invenzioni cinematografiche, mentre poi nella parte che si svolge nella natura prevalgono le gags di tipo meccanico, seppure ad un livello di originalità che le colloca ben al di sopra della media del genere. Buster Keaton come attore è il solito acrobata spericolato. Phyillis Haver è una spalla eccellente, graziosa e frizzante. Praticamente non ci sono cartelli: la comprensione della vicenda è tutta affidata alle immagini.
COSA NON MI HA CONVINTO: il ritmo iniziale non è mantenuto nel seguito: alcune sequenze sono troppo dilatate, alcune altre trascurabili.
Ho visto Il matto sul pallone senza sottotitoli, peraltro limitati ai titoli di testa.
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