COSA MI E' PIACIUTO:
è anche e forse soprattutto un film musicale, e la parte sonora
è importante, e riuscita, almeno quanto quella grafica. Le canzoni
rispecchiano lo stile della commedia musicale americana, al livello
più alto (non più raggiunto, complessivamente, nei successivi
film della Disney), mentre i brani di collegamento fanno pensare ai
poemi sinfonici del tardo ottocento e del primo novecento francese,
e sono pure di pregevolissima scrittura. Nel finale, si ha l'esatto
rovesciamento drammaturgico del Rigoletto: ove nell'opera verdiana il
dramma esplode improvviso come un petardo e porta alla repentina conclusione,
qui la dolce canzone che funge da canto funebre si trasforma improvvisamente
in una lieta danza turbinosa, che rappresenta anche uno dei migliori
momenti del film sotto il profilo dell'animazione. Animazione che è
pura poesia, nei personaggi umani come negli animali, servita da una
sceneggiatura di prim'ordine. E dove si sviluppa la tragedia, è
autentica tragedia. Può un adulto commuoversi ancora oggi per
una storia così? Non solo può, ma vi è costretto,
se il suo cuore non è di pietra.
COSA NON MI HA CONVINTO: l'unico personaggio abbastanza stucchevole
è il Principe Azzurro. La sequenza del bagno è un po'
troppo lunga (ma ci si rifà poco più tardi con la sublime
scena della festa, con belle musiche e un'animazione travolgente costellata
da una miriade di piccole grandi trovate, come per esempio le canne
dell'organo antropomorfe).
Ho visto Biancaneve e i sette nani in
inglese con i sottotitoli in inglese (quelli in italiano, come del resto
la traccia audio, sono troppo distanti dall'originale, spesso a causa
del problema delle rime).
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