COSA MI E' PIACIUTO:
considerato comunemente come un'opera minore di Woody Allen, è
invece secondo me uno dei suoi film più perfetti, ed è
da sempre fra i miei preferiti. I dialoghi sono strepitosi, la vicenda
è ben congegnata e ancor meglio narrata, divertente, e, in un
finale che è tra i migliori di Allen, anche commovente; il suo
personaggio di agente teatrale generoso e sfortunato è adorabile,
per com'è scritto e per com'è interpretato. Nonostante
l'àmbito particolare, e i toni burleschi, Broadway Danny
Rose è un ragionamento di ampio respiro sui rapporti fra
benefattori e beneficiati. Decisamente caricaturale, ma senza sconfinare
nel cattivo gusto, la descrizione della società mafiosa italo-americana,
con l'appendice, non mafiosa ma congruente, della sensitiva; come quasi
dei cartoni animati sono i clienti di Danny Rose: la sonatrice di bicchieri,
il ventriloquo balbuziente ("lo fischiavano perfino i bambini di
cinque anni nelle scuole"), lo strozzapalloni ("tu farai le
tue giraffe e i tuoi elefanti a Broadway"), l'addestratore di uccellini
pianisti, e naturalmente Lou Canova, il cantante "vecchia maniera"
che Danny Rose riesce miracolosamente a rilanciare. E' un film piuttosto
breve, ma senza un filo di grasso.
COSA NON MI HA CONVINTO: Mia Farrow è un po' sacrificata dal
suo ruolo, e soprattutto dall'aspetto di maggiorata (ottenuto con l'ausilio
di vistose protesi di gommapiuma nei punti importanti) ch'esso comporta.
La personalità della Farrow è notoriamente molto distante
da quell'immagine.
Ho visto Broadway Danny Rose in inglese
con sottotitoli in italiano.
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