COSA MI E' PIACIUTO:
è il rovescio del primo film. Mentre là tutto è
univoco e certo, le posizioni chiare, qui la dialettica subentra non
solo tra i personaggi, ma all'interno di ciascuno di essi. Il malato
è in bilico fra la vita e la morte, l'anziano medico non sa azzardare
una diagnosi, la donna non sa se tenere il figlio che ha concepito con
l'amante, perché non conosce il destino del marito, e il medico
non vuole aiutarla a decidere. L'incertezza della condizione di ciascuno
tiene prigionieri gli altri due. Il finale scioglie tutti i nodi, con
una spiegazione puramente figurativa che verrà ricalcata nell'epilogo
di Film blu. Anche in questo secondo episodio la camera indugia
su piccoli eventi simbolici: la goccia nella camera d'ospedale, la pianta
defogliata, la mosca che lotta disperatamente per non finire annegata
nel bicchiere, e si salva quando pareva perduta. Il testimone silenzioso
è qui un infermiere. Bravi gli attori.
COSA NON MI HA CONVINTO: non c'è l'incalzare implacabile del
primo film, anche se il rallentamento dell'azione è funzionale
alla struttura emotiva del racconto, che è basata sull'attesa.
Ho visto Decalogo, 2 in italiano. Purtroppo
questa edizione non offre l'audio originale.
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