DUELLO A BERLINO

TITOLO ORIGINALE The Life and Death of Colonel Blimp
ANNO 1943
PAESE Gran Bretagna
REGIA Michael Powell e Emeric Pressburger
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Roger Livesey, Deborah Kerr, Anton Walbrook
DURATA - FOTOGRAFIA 157' - a colori
PRODUTTORE DVD Carlton
Duello a Berlino (The Life and Death of Colonel Blimp) - Powell & Pressburger: Deborah Kerr

 

 

Duello a Berlino (The Life and Death of Colonel Blimp) - Powell & Pressburger
Duello a Berlino (The Life and Death of Colonel Blimp) - Powell & Pressburger
Duello a Berlino (The Life and Death of Colonel Blimp) - Powell & Pressburger
Duello a Berlino (The Life and Death of Colonel Blimp) - Powell & Pressburger

 


Punteggio assegnato al film: ***
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***

Recensione del 18/4/2005

 

 

Qualità video: fantastica. La riuscita del restauro è degna di lode.
Qualità audio: buona.
Lingue: Inglese Dual Mono 2.0
Sottotitoli: inglese (per non udenti)
Formato video: 1.33:1 4/3
Extra significativi: un documentario di 25 minuti con alcune interviste (in inglese con sottotitoli in inglese)

Edizione a due dischi acquistata presso Play.com. Sull'altro disco c'è Scala al Paradiso. L'indicazione della durata riportata sulla fascetta è palesemente e inspiegabilmente errata. 103' è, casualmente, la durata della versione italiana del film. E' comprensibile che un film così profondamente inglese potesse sembrare bisognoso di una potatura prima di essere presentato al pubblico italiano. Ma un'ora di film in meno? E' accettabile? Tornando all'edizione della Carlton, ho letto in rete che le versioni dei due film qui presentate sono le stesse offerte dalle prestigiose quanto costose pubblicazioni della serie Criterion.

 


COSA MI E' PIACIUTO: un film profondamente inglese, dicevo. Essendo un film molto ben fatto, ha della cinematografia britannica i tratti migliori: l'umorismo sottile e gradevolmente cattivo, mai sguaiato, l'eleganza, la raffinatezza nella recitazione. Una bella storia sull'amicizia. L'idea di far interpretare tre donne diverse, di tre epoche successive, alla stessa attrice, è senza dubbio brillante, e la sua attuazione è resa possibile dalla bravura di una attrice, la bellissima scozzese Deborah Kerr, nel restituirci tre donne veramente diverse fra loro senza ricorrere a trucchi particolari. Per quanto riguarda invece Roger Livesey, proprio al lavoro dei truccatori rivolgo la mia ammirazione. Bravissimo l'interprete, intendiamoci, ma chi avesse visto solo l'inizio e la fine del film, estremi fra i quali il racconto viaggia per ben 40 anni, non crederebbe che si tratti del medesimo attore.

COSA NON MI HA CONVINTO: un film profondamente inglese, dicevo. Per un italiano come me, la cui sensibilità è abbastanza lontana da quella anglosassone, al punto da nutrire una fiera avversione per la lingua inglese, è come osservare un bell'acquario. Bello, appunto, ma un acquario, cioè un altro mondo. E se l'opera appare venata di nostalgia già nel momento in cui viene presentata al pubblico, figuriamoci adesso: la nostalgia al quadrato di un mondo estraneo. Il livello di coinvolgimento, dunque, è inevitabilmente basso. La durata è eccessiva, anche se onestamente non mi sono mai davvero annoiato. Le perorazioni puramente patriottiche saranno state sicuramente tagliate nella versione italiana, però non si può dimenticare il coraggio di rappresentare una vicenda simile nel 1943. I colori sono i classici risultati del Technicolor: non particolarmente brutti, ma altresì non molto naturali. Sempre meglio di certe orrende colorizzazioni postume.

CURIOSITA': il colonnello Blimp del titolo originale era il protagonista di un fumetto satirico dell'epoca.


Ho visto Duello a Berlino in inglese con sottotitoli in inglese.


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