COSA MI E' PIACIUTO:
Spielberg l'ha solo diretto, questo film, ma è il tipico caso
in cui il realizzatore prende una sceneggiatura "normale"
e ne tira fuori un film speciale. E' sicuramente un film molto ruffiano,
ma non ho mai visto tanti occhi rossi all'uscita da una sala cinematografica
come alla prima visione di E.T. E, lo confesso, mi ci metto
anch'io. Il succo del discorso è l'accettazione dei "diversi"
e la volontà di adeguarsi a una cultura distante dalla propria:
son cose che riescono più facili ai bambini, scevri da troppi
pregiudizi. Lo spettatore adulto si sente trascinato all'indietro, verso
la propria infanzia, e inevitabilmente si emoziona. Ho sentito dire:
"Ma è possibile? Sto piangendo per un pupazzo, alla mia
età". Comunque ci sono anche molte occasioni per ridere.
Viene altresì suggerita la facoltà di ogni essere vivente
di comunicare con gli altri attraverso strumenti di cui normalmente
non si è consapevoli. Dal punto di vista tecnico, il film è
straordinariamente ben fatto. In questa edizione sono state reintegrate
alcune brevi sequenze che allora furono scartate perché i mezzi
tecnologici a disposizione all'epoca erano ritenuti insufficienti per
una realizzazione all'altezza del resto. Tuttavia il pupazzo realizzato
da Eugenio Rambaldi è di per sé un capolavoro. Musica
di John Williams molto ben scritta, un autentico poema sinfonico, ...
COSA NON MI HA CONVINTO: ...anche se un po' invadente. La ruffianeria,
quantunque sfruttata a regola d'arte, non diventa un pregio. In un altro
film di Spielberg molto celebrato, Salvate il soldato Ryan,
il nostro non riuscirà a riabilitare che in piccola parte l'intollerabile
melensaggine di una sceneggiatura infelice. La componente fantastica,
nella seconda parte, prende troppo il sopravvento, accompagnata da un
certo manicheismo schematico ad usum infantiae. Il finale però
funziona sempre.
Ho visto E.T. l'extra-terrestre in lingua originale con i sottotitoli
in italiano.
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