COSA MI E' PIACIUTO:
il senso architettonico nella costruzione del racconto, con il suo perfetto
arco emotivo, che va a sfiorare il dramma e poi si riadagia nella commedia.
La voce sensuale di Anne Baxter, la bravura di Bette Davis (nella scena
in cui ha bevuto parecchio è fantastica). Coinvolgente il duetto,
quasi un duello, nella camera d'albergo fra Eve e Addison, ed eccellenti
anche le sequenze del litigio in teatro e della conversazione nella
toilette del ristorante. Bella l'idea di alternare i narratori fuori
campo.
COSA NON MI HA CONVINTO: la ricerca della battuta tagliente è,
nella prima parte, addirittura ossessiva: sembra quasi di assistere
a una recente sit-com americana, una qualsiasi, fate voi. Forse bastava
agitare un po' di più il contenitore, perché poi lo sciroppo
si diluisce assai bene, e i dialoghi diventano molto più fluidi
e più veri. La scelta di girare tutto in interni, forse per rimarcare
il fatto che si parla di teatro, arriva al punto di far utilizzare delle
immagini proiettate su un fondale per una breve passeggiata di Eve e
Addison. L'effetto è sgradevole. In generale il film mi sembra
molto più adatto ad un pubblico femminile, e questo non vuol
certo essere un giudizio negativo: inserisco tale considerazione in
questo settore della scheda semplicemente perché non sono una
donna, e probabilmente certe cose non arrivo a capirle. Mi aspettavo
un finale un po' più forte, anche se l'idea non è male.
CURIOSITA': in automobile, Margo accende la radio
e si sentono alcune note del Sogno d'amore di Liszt. Margo spegne, dichiarando
di non sopportare i facili sentimentalismi. Poco dopo riaccende, e accetta
Beau soir
di Debussy in una versione orchestrale. Tutto ciò significa forse
qualcosa, ma non so cosa.
Ho visto Eva contro Eva in inglese con
i sottotitoli in italiano.
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