COSA MI E' PIACIUTO:
fa ancora ridere molto (i cavalli imbizzarriti alla vista della nipotina
Uga fanno parte dell'élite della comicità fantozziana),
ma diversamente dai precedenti è fondamentalmente un film tristissimo.
Il momento in cui Fantozzi scopre cosa fa la moglie per assicurargli
un lavoro è davvero commovente, e anche la scena in cui si mischia
agli impiegati che escono dal lavoro per condividere la loro gioia a
me ha fatto venire il magone. L'eccellente amalgama fra l'elemento comico
e quello patetico è il frutto del lavoro di ben 5 sceneggiatori,
fra cui c'è il regista Neri Parenti, ma non Villaggio, il quale
peraltro offre un'interpretazione fra le sue migliori, magnificamente
supportato dalla sempre bravissima Milena Vukotic. Il ritratto della
condizione del neo-pensionato che improvvisamente non sa più
che cosa fare delle sue giornate ha le sembianze riconoscibilissime
di uno dei Fantozzi meglio disegnati dell'intera serie, ma possiede
anche una sua universalità. I dialoghi sono molto curati.
COSA NON MI HA CONVINTO: due o tre spunti comici sono un po' telefonati,
e ci sono un paio di "copiature" dai precedenti Fantozzi che
non riescono a raggiungere la dignità della citazione. Qualche
problema di ripresa del suono nella prima scena.
Ho visto Fantozzi va in pensione in italiano.
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