COSA MI E' PIACIUTO:
pur essendo un esempio di solidità costruttiva, è un film
che vive di momenti, di slanci improvvisi: la scena dell'inseguimento
nel vicolo nella notte, con i fari del camion che dapprima rendono i
due fuggitivi delle silhouettes, e poi illuminano il corpo senza vita
di Charley mostrandolo sia a noi che a suo fratello, è il più
impetuoso di questi slanci. Ma in alcuni elementi Fronte del porto
mantiene un livello costantemente elevato: la recitazione, con Marlon
Brando in prima fila, la fotografia, le musiche di Lenny Bernstein.
E' un film che sembra fatto per raccattare grappoli di Oscar, tanto
è ossequioso dei canoni (al punto da crearne dei nuovi, mettendo
assieme alcuni dei vecchi), e infatti ne otterrà otto, fra cui
tutti i più importanti (film, regia, sceneggiatura, i due protagonisti).
COSA NON MI HA CONVINTO: l'impianto ideologico è di un'ingenuità
quasi infantile, diciamo da cartone animato buono sia per i grandi che
per i piccini. A me sembra proprio che uno degli scopi degli autori
fosse quello di far capire tutto anche allo spettatore più sprovveduto
del pianeta, ed è certamente stato raggiunto, assieme a quello
di far fremere d'indignazione nei confronti dei cattivi. Il finale è
eccessivamente esibizionistico.
Ho visto Fronte del porto in inglese
con i sottotitoli in italiano.
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