COSA MI E' PIACIUTO:
non ricordavo che ci fosse Takeshi Kitano. Nei titoli di testa è
accreditato come Takeshi, e mi è venuto il dubbio che potesse
essere lui, considerata la sua abitudine a presentarsi sempre con nomi
diversi. Poi quando ho visto il suo simpaticissimo faccione, ho esultato.
Rimane peraltro l'unico motivo di autentica mia soddisfazione riguardo
a questo film, insieme alla penultima scena, in cui il capitano giapponese
taglia la ciocca di capelli a Bowie, una sequenza innegabilmente suggestiva,
e a parte della colonna musicale (non tutta). L'autore delle musiche
è lo stesso Sakamoto. Divertente l'autoironia di Bowie che nel
film è stonato (anche se in realtà ciò va messo
in relazione con la storia).
COSA NON MI HA CONVINTO: la trasposizione del romanzo di Van der Post
(che peraltro non ho letto) fallisce la misura del salto, e il film
per me non ha vita propria, non sembra camminare con le proprie gambe,
insomma, non mi coinvolge, proprio perché non riesce a emanciparsi
dal modello. La recitazione sottotono di Tom Conti mi innervosisce dopo
pochi minuti, il film dura due ore, e per mia sfortuna Conti è
probabilmente l'attore che compare più a lungo. Le numerose scene
di violenza sono realizzate maluccio, con quei cazzotti e quelle bastonate
che si fermano sempre palesemente a distanze siderali dall'obbiettivo
da colpire. Il confronto fra le due civiltà e le due mentalità,
quella europea e quella giapponese, è espresso in maniera troppo
legnosa: "Ma come, voi fate così?" "Sì,
noi facciamo così" "Giapponesi bastardi".
CURIOSITA': di solito di un film, o di un romanzo,
ricordo benissimo se mi è piaciuto o meno, ma tendo a dimenticarne
la trama e la maggior parte dei particolari. Qui invece, man mano che
le scene si dipanavano, le riconoscevo tutte, ma non ricordavo assolutamente
se il film mi fosse piaciuto. Forse non ero proprio riuscito a farmene
un'idea (lo vidi alla fine degli anni '80), e avevo rimandato tutto
a qualche anno più tardi. Ora il momento è arrivato.
Ho visto Furyo con l'audio originale
(inglese e giapponese) e i sottotitoli in francese. Il motivo per cui
ho preso un'edizione francese è molto semplice: costava 4 euro.
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