COSA MI E' PIACIUTO:
il film di per sé è una pugnalata. Alterna le immagini
dell'inferno del garage con quelle della luminosa Buenos Aires, in cui
la gente sembra ignorare l'altra realtà. La colonna sonora delle
prime è fatta coi suoni della radio, canzonette e telecronache
di partite di calcio, quella degli esterni è musica originale
per violoncello solo (Jacques Lederlin), molto suggestiva. Entrambe
sortiscono un effetto tragico. Ho parlato con amici argentini che in
quel periodo vivevano a Buenos Aires e che hanno visto il film. Mi hanno
detto che il clima è descritto perfettamente: tutto sembrava
normale, ma ogni tanto qualcuno spariva, come se si dissolvesse. Spesso
era gente comune, che non si era mai occupata di politica. Ci sono molte
scene forti, ma è il complesso che turba. Un film terribile e
necessario, la cui riuscita è all'altezza della nobiltà
del compito. Per cogliere il multilinguismo, è necessario ascoltare
la traccia originale.
COSA NON MI HA CONVINTO: -
Ho visto Garage Olimpo con la traccia
audio originale (spagnolo, ma anche italiano e francese).
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