COSA MI E' PIACIUTO:
è un film volutamente di una crudeltà dolorosa, nero su
sfondo nero. Mi ha colpito la rapidità della discesa negli inferi
del piccolo Edmund, che sconta la fatica di cercare di essere positivo
a dispetto dei santi con la repentina e un po' inattesa resa finale.
Mi sono chiesto, osservando tutte quelle macerie, quale forza di volontà
debba animare un popolo per uscire da una tragedia così immane,
e ricostruire interamente il proprio mondo un pezzo per volta. Mi pare
che il film di Rossellini rappresenti molto vivamente tale angoscia,
attraverso la raffigurazione di un'immagine collettiva e, contemporaneamente,
il racconto del dramma individuale. La colonna sonora di Renzo Rossellini
è probabilmente la migliore tra quelle scritte per i film del
fratello. Gli attori, eccetto due (Krüger e Pittschau), non sono
professionisti, e se la cavano benissimo, in particolar modo Edmund
Meschke (Edmund, ovviamente).
COSA NON MI HA CONVINTO: la perfetta oscurità del soggetto nega
ovviamente la presenza di qualsiasi contrasto. Sarebbe un difetto insopportabile
se il film non durasse così poco. I personaggi di contorno, soprattutto
le ragazze, sono poco approfonditi.
Ho visto Germania anno zero con l'audio
originale tedesco e i sottotitoli in francese.
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