DI COSA SI TRATTA: giovane scopre il cadavere di un'amica e viene creduto colpevole. Fugge dall'aula del tribunale aiutato dalla figlia del capo della polizia locale.
COSA MI E' PIACIUTO:
è un giallo umoristico, e la cosa più gradevole è che la dimensione comica prende piede poco alla volta, espandendosi irresistibilmente nel finale. Un finale in cui, come apprezzeremo in seguito in film di Hitchcock ben più significativi, la musica ha un ruolo importante. Ma anche prima ci sono sequenze, oltre che divertenti, di estrosa concezione: emerge fra tutte la festa della zia della ragazza, con i bambini. I poliziotti ne escono con le ossa rotte, ridicolizzati in ogni occasione (l'inseguimento nello scalo ferroviario è un saggio di quanto possano essere meritatamente sfortunate le persone stupide).
COSA NON MI HA CONVINTO: la dimensione drammatica, richiesta in un racconto in cui, in fondo, ci sono un morto e una persona accusata ingiustamente, è penalizzata dalla debolezza dei due interpreti principali. Per lo stesso motivo, la nascente storia d'amore fra i due giovani non coinvolge. Qualche finto esterno di troppo negli inseguimenti in automobile.
CURIOSITA': il consueto cammeo del regista è nel terzo fotogramma dall'alto, sulla destra. Hitchcock fa il fotografo.
Ho visto Giovane e innocente in lingua originale
con i sottotitoli in spagnolo.
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