COSA MI E' PIACIUTO:
gli autori del film, nelle interviste comprese negli "extra",
mi hanno bruciato la maggior parte delle idee, e ne sono lieto, perché
ho potuto constatare che si proponevano di suscitare esattamente le
medesime impressioni che ho avuto io. Per esempio, è palese,
e riuscitissima, l'idea di creare dei personaggi che fossero nettamente
stilizzati, ma al tempo stesso perfettamente credibili come creature
vive, e ciò è stato ottenuto sia attraverso il disegno
e l'animazione, sia attraverso la scrittura del testo. Il mondo che
vediamo in questo film è il futuro come potevano immaginarlo
negli anni 60-70, e quindi non necessariamente com'è davvero
oggi. La perfezione dell'amalgama personaggi-storia-disegno-luci-musica
è più che stupefacente, arriva in alcuni momenti a commuovermi.
Se la prima parte, preparatoria, mi era sembrata un po' lenta alla prima
visione, il fatto di aver colto molti particolari che mi erano sfuggiti
mi ha fatto dimenticare quell'impressione. E questo è uno di
quei film da rivedere decine di volte, magari fotogramma per fotogramma.
Per esempio, prendiamo la seconda delle tre immagini che propongo in
questa pagina: mi aveva fatto ridere di gusto la nonchalance con cui
Mr. Incredible alza il divano con una mano sola mentre continua imperturbabilmente
a leggere il giornale, ma non mi ero assolutamente accorto che sua moglie
manovra l'aspirapolvere allungando le braccia invece che seguirne i
movimenti con i passi. La musica, il cui autore è Michael Giacchino,
è straordinariamente ben scritta e perfettamente aderente allo
spirito del progetto.
COSA NON MI HA CONVINTO: nulla. I Pixar non mi deludono mai.
Ho visto Gli Incredibili in inglese con
i sottotitoli in italiano (ben fatti). Ma conosco anche il doppiaggio
italiano, eccellente, con particolari note di merito per Laura Morante
(Elastigirl) e Amanda Lear (Edna Mode, la cui voce nell'originale è
del regista Brad Bird, e il cui nome si presta a un semplice palindromo:
Edna Mode: "Domande?")
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