GRAN TORINO

TITOLO ORIGINALE Gran Torino
ANNO 2003
PAESE Usa
REGIA Clint Eastwood
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Christopher Carley, Brian Haley, Geraldine Hughes, John Carroll Lynch
DURATA - FOTOGRAFIA 117' - colore
PRODUTTORE BLU RAY Warner
Gran Torino - C. Eastwood

 

 

Gran Torino - C. Eastwood
Gran Torino - C. Eastwood
Gran Torino - C. Eastwood
Gran Torino - C. Eastwood

 


Punteggio assegnato al film: ***½
Punteggio complessivo assegnato al blu ray (edizione e film): ***

Recensione del 20/8/2012

 

   

Qualità video: buona, ma non quanto ci si aspetterebbe dal Blu Ray di un film del 2008
Qualità audio: buona, ma non quanto ci si aspetterebbe dal Blu Ray di un film del 2008
Lingue: Inglese, Francese, Tedesco, Italiano e Spagnolo 5.1
Sottotitoli: inglese, italiano e altre 10 lingue
Formato video: 2.40:1  16/9, 1080p
Extra significativi: ce ne sono, ma si debbono scaricare dalla rete, e lo si può fare solo se il nostro lettore è dotato di un dispositivo che non ho mai nemmeno sentito menzionare, e che permette appunto un accesso diretto a internet. Se metto il disco in un lettore blu ray esterno collegato a un mac, oltre ad avere la conferma che la definizione video non è gran cosa, non ho accesso alcuno al materiale extra. Il disco inserito nel lettore blu ray da tavolo LG, un modello fra i più diffusi, non mi offre nemmeno il beneficio di un menu: parte il film e basta. Alla fine si succedono ben 35, dico 35 schermate di copyright in altrettante lingue diverse: una desolante sfilata che lede i diritti del legittimo acquirente del blu ray, e che può essere interrotta solo togliendo il disco dal lettore.

 

 



DI COSA SI TRATTA: in un sobborgo di Detroit un vecchio ex-combattente e operaio della Ford in pensione è infastidito dal vicinato multirazziale e dagli insulsi figli e nipoti. Gran Torino è il nome dell'auto del '72 che tiene gelosamente in garage e alla quale molti ambiscono, sperando in un imminente trapasso dello scontroso proprietario.

COSA MI E' PIACIUTO: come molti film di Clint Eastwood, Gran Torino ha una trama semplice e lineare, così come senza scosse è il percorso di riscatto del protagonista (da lui stesso mirabilmente interpretato), ma rimane sempre viva la curiosità per quello che sta per accadere, e ciò si deve alla capacità di narrare tenendo in sospeso lo spettatore che Eastwood ha sempre avuto. La morale, che a sua volta Kowalski (nome scelto per suggerire che anche il vecchio razzista e misantropo è di origini polacche, quindi discendente da immigrati) apprende pian piano, è che la distinzione non va fatta fra musigialli, mongoli, negri, mangiaspaghetti e irlandesi, ma semmai fra brava gente e cattiva gente. L'inizio della trasformazione avviene in modo pressoché casuale, ma alla fine arriva a tingersi di eroismo. La "soluzione" finale è davvero ingegnosa, e l'ultima inquadratura attraverso il parabrezza della Gran Torino, pudicamente breve, è un vero tocco d'artista. Oltre a Eastwood, molto brava Ahney Her, attrice statunitense di origine asiatica.

COSA NON MI HA CONVINTO: simpatico ma meno a suo agio il giovane Bee Vang. Poco carismatico Christopher Carley, il giovane prete (e anche il suo ruolo non è poi così interessante). Alcune figure di contorno, soprattutto i parenti, sono un po' troppo di routine. Un paio di dialoghi "filosofici" sembrano cadere dall'alto un po' a caso.



Ho visto Gran Torino in inglese con i sottotitoli in italiano.


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