COSA MI E' PIACIUTO:
fra i film di Allen degli anni '90 è a mio avviso probabilmente
il migliore. Mischia i piani narrativi come in La rosa purpurea
del Cairo, ma è più complesso, senza diventare cervellotico
(cioè si capisce sempre abbastanza bene cosa stiamo vedendo,
se assistiamo alla realtà o a estratti dei romanzi del protagonista);
inventa seguendo la sua vena surrealista, come in Sturdust Memories
(un film di cui siamo appassionati Woody, io, e non moltissimi altri),
ma qui chiude correttamente tutte le parentesi che apre. E in più
si espone ideologicamente, come nel bellissimo dialogo con la sorella
e il cognato, ebrei molto osservanti, diciamo pure integralisti, nel
quale espone senza reticenze le sue idee sulle religioni e chiude con
una battuta fulminante ("lo so che hanno fatto fuori sei milioni
dei nostri, ma la cosa tragica è che i record sono fatti per
essere battuti"). Originalissime alcune trovate puramente cinematografiche,
come quella di Robin Williams fuori fuoco ("papà è
fuori fuoco, papà è fuori fuoco"). Partecipano molti
attori piuttosto noti. Menzione speciale per Judy Davis e Elisabeth
Shue. E' un film impegnativo e divertente al tempo stesso, come i migliori
del nostro.
COSA NON MI HA CONVINTO: inizialmente mi aveva colpito la grevità
del linguaggio espresso da alcuni personaggi, ma il disagio è
durato il tempo di capire la struttura del film, e quindi il motivo
per cui questo registro insolito per un film di Woody Allen è
stato utilizzato. Chi abbia letto "La zia Julia e lo scribacchino",
di Vargas Llosa, capirà bene cosa intendo. Peccato però
che ciò abbia provocato il divieto ai minori (addirittura di
18 anni per il Regno Unito).
CURIOSITA': il montaggio delle immagini alternate
ai titoli di testa ricorda quello dell'analogo incipit di C'eravamo
tanto amati.
Ho visto Harry a pezzi in inglese con
i sottotitoli in italiano. Una volta tanto la traduzione italiana del
titolo originale è ben concepita.
Questo film su Amazon.it
Woody Allen su Amazon.it