DI COSA SI TRATTA: il giovane Ernesto Guevara, ventitreenne studente di medicina e futuro "Che", intraprende un lungo viaggio in moto con l'amico Alberto Granado attraverso l'America Latina, fino al lebbrosario di San Pablo in Perù.
COSA MI E' PIACIUTO: non è un'agiografia del mito, e non è un saggio di come Che Guevara cambiò il Sudamerica, ma piuttosto il contrario: è l'esposizione dei motivi che contribuirono a fare di Guevara un rivoluzionario. E sono motivi che sussistono tutt'ora: la povertà diffusa, lo sfruttamento, e soprattutto il baratro che divide ricchi e poveri, ma anche i malati dai sani (si veda l'episodio di San Pablo, e il simbolismo del fiume che Ernesto attraversa a nuoto di notte per andare a festeggiare il proprio compleanno con i lebbrosi). La genuinità di questa operazione è assicurata dalla scelta della fonte principale della sceneggiatura: il diario di viaggio scritto dallo stesso Guevara. Salles, come già aveva dimostrato in Central do Brasil, sa raccontare la realtà latinoamericana con modi molto spontanei ed efficaci, soprattutto nei passaggi in cui il film diventa documentario puro senza perdere il filo del racconto. Istruttivo ed emozionante, personalmente anche per l'immedesimazione con questi viaggiatori su due ruote che però a metà dell'avventura proseguono a piedi, perché in un viaggio ciò che conta di più è il viaggio stesso. Bravo e carismatico García Bernal. Regia sobria e pulita, senza esibizionismi.
COSA NON MI HA CONVINTO: -
CURIOSITA': il vero Alberto Granado, che compare alla fine del film, è mancato nel 2011 all'età di 88 anni. Antonella Costa, che interpreta il ruolo della giovane lebbrosa Silvia convinta da Guevara ad operarsi, è la bravissima protagonista di Garage Olimpo, altro film importante sul Sudamerica. Gianni Minà è il supervisore artistico, Robert Redford il produttore. Nei titoli di coda si ringrazia Ettore Scola, non si sa a che titolo.
Ho visto I diari della motocicletta con l'audio
originale (spagnolo, a parte un dialogo in quechua che però viene tradotto in castellano da un'interprete) e i sottotitoli in inglese.
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