DI COSA SI TRATTA: Bielorussia, 1943: i tedeschi radono al suolo interi villaggi uccidendone gli abitanti
COSA MI E' PIACIUTO:
alcune belle invenzioni puramente visive o di situazione, come il sogno dei due ragazzi, l'attraversamento della palude, la fuga nella notte con la mucca, e soprattutto l'anziana demente che sorride tutta contenta nonostante la tragedia, ch'ella non è in grado di cogliere; l'audio soggettivo dopo lo scoppio delle bombe: per circa mezzora anche noi ascoltiamo tutto con le orecchie del giovane protagonista.
COSA NON MI HA CONVINTO: la sonorizzazione è però piuttosto imprecisa e spesso incongruente. C'è troppa benzina sul fuoco in questo film: la scena madre, che è l'assalto al villaggio di cui vengono sterminati gli abitanti, è la sagra dell'esagerazione, che causa un rovesciamento dell'effetto: inizialmente molto coinvolgente, con la popolazione stipata nel granaio che sembra destinata ad una morte collettiva per soffocamento, la sequenza volge al grottesco (la gran dama che mangia avidamente l'aragosta sul camion è un'autentica sciocchezza). Il finale cerca di coniugare il drammatico con il surreale, fallendo clamorosamente, giacché la miscela non può funzionare. E il ricorso al Requiem di Mozart provoca soltanto lo spostamento dell'attenzione sull'estremo capolavoro del salisburghese. Sorprende, e non in positivo, l'uso del formato 4/3 per un film di questo genere. E non si tratta di un arbitrio dei produttori del dvd, è proprio il formato originale.
Ho visto Va' e vedi in russo con i sottotitoli in inglese, di cui non sono in grado di valutare la fedeltà.
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