IL FANTASMA DELLA LIBERTA'

TITOLO ORIGINALE Le fantôme de la liberté
ANNO 1974
PAESE Francia
REGIA Luis Buñuel
GENERE Commedia
ATTORI PRINCIPALI Milena Vukotic, Adriana Asti, Michel Piccoli, Jean Rochefort, Julien Bertheau, Adolfo Celi, François Maistre, Hélène Perdrière, Monica Vitti, Pierre Lary
DURATA - FOTOGRAFIA 100' - colore
PRODUTTORE DVD Studio Canal

 

 

 


Punteggio assegnato al film: ***½ (8,124)

Recensione del 10/12/2021

Claudio Colombo Cinetop 2022: **** ( 8,603)

 

 

 

 




DI COSA SI TRATTA: film in 14 episodi concatenati fra loro dal passaggio di un personaggio di ciascun quadro a quello successivo.

COSA MI E' PIACIUTO: il metodo con cui è costruito il film è affine al meccanismo del gioco del domino, le cui tessere vengono sparse sul tavolo di un locale dal prefetto di polizia nel penultimo episodio. Il principio ispiratore della narrazione è invece quello del ribaltamento, di volta in volta del piano morale, logico, delle abitudini, etc... Il messaggio più forte proviene a mio parere dall'episodio della bambina scomparsa, ma che c'è. I genitori della bimba credono alla versione ufficiale delle autorità, siano esse quelle scolastiche o quelle di polizia, piuttosto che riconoscere l'evidenza. Ma visto più in generale, l'episodio è una metafora della libertà evocata nel titolo, che c'è ma viene negata intenzionalmente da chi potrebbe goderne. Nell'episodio in cui alcuni rappresentanti della media borghesia si radunano attorno a un tavolo per evacuare, con alcuni di loro che a un certo punto chiedono il permesso di assentarsi per raggiungere la sala da pranzo, l'introduzione suggerisce che la regola del gioco è quella del rovesciamento dei valori essenziali, e quindi si evidenzia il fatto che tutto ciò che ha qualche importanza per la borghesia è l'assunzione di cibo e la sua evacuazione, elementi che qui appunto, in mancanza d'altro, vengono scambiati fra loro. Il film conta sulla partecipazione di alcuni attori italiani di una certa importanza (Vitti, Celi, Vukotic), che sciorinano una pronuncia del francese molto accurata e disinvolta. Si tratta in definitiva di un'opera arguta e assai divertente, che ci consente di giocare a indovinare i significati dei singoli passaggi nelle intenzioni di Buñuel, anche se lui negava sempre qualsiasi "doppio fondo". Ma questo rappresentava probabilmente un prolungamento del suo gioco.

COSA NON MI HA CONVINTO: -

Ho visto Il fantasma della libertà  in francese con i sottotitoli in spagnolo.

 

 

 

 

FILM:
REGISTI:
ATTORI:

 

                                                                                                                         

 

 

Nota sulle immagini