IL GUSTO DEL SAKE

TITOLO ORIGINALE Sanma no aji
ANNO 1962
PAESE Giappone
REGIA Yasujiro Ozu
GENERE Commedia
ATTORI PRINCIPALI Chishu Ryu, Shima Iwashita, Keiji Sada, Mariko Okada, Teruo Yoshida, Noriko Maki, Nobuo Yakamura
DURATA - FOTOGRAFIA 113' - a colori
PRODUTTORE DVD DeA Planeta
Il gusto del sake (Sanma no aji) - Y. Ozu

 

 

Il gusto del sake (Sanma no aji) - Y. Ozu
Tarda primavera (Banshun) - Yasujiro Ozu (Setsuko Hara, Chishu Ryu)
Il gusto del sake (Sanma no aji) - Y. Ozu
Il gusto del sake (Sanma no aji) - Y. Ozu

 


Punteggio assegnato al film: ***1/2
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): **1/2

Recensione dell'11/3/2011

 

 

Qualità video: discreta. Tinte un po' pallide, ma immagine pulita.
Qualità audio: discreta
Lingue: Giapponese mono, Spagnolo 2.0
Sottotitoli: spagnolo (facoltativi)
Formato video: 1.33:1 4/3
Extra significativi: brevi schede di testo.

Edizione spagnola, col titolo "El sabor del sake"

 


DI COSA SI TRATTA: un vedovo, che vive con la figlia ventiquattrenne e il minore dei due figli maschi, decide di trovare un marito alla ragazza.

COSA MI E' PIACIUTO: è la versione a colori di Tarda primavera (il mio film di Ozu preferito), con lo stesso attore nel ruolo del padre, e con Shima Iwashita al posto della leggendaria Setsuko Hara, che si apprestava a ritirarsi dalle scene. Il tono è qui più scherzoso ("torna da un funerale?" chiede la barista al padre che, appena lasciato il banchetto nuziale, già sta pensando alla casa vuota per la partenza della figlia. "Più o meno", è la sua risposta, con un malinconico sorriso a fior di labbra; e sempre nello stesso bar, un suo compagno d'armi: "Se avessimo vinto noi, ora gli americani porterebbero parrucche nere e canterebbero canzoni giapponesi masticando chewing gum" "Allora meno male che abbiamo perso"). C'è sempre un fondo di malinconia, ci mancherebbe: la casa vuota nel giorno delle nozze, o il padre in lacrime alla fine della giornata dànno il magone; ma è una malinconia a colori, sempre sul punto di riscattarsi con una risata. La musica è in alcuni casi utilizzata per delineare lo sfondo sociale, che è poi la borghesia che si stava conformando ai costumi occidentali. A un certo punto si sentono provenire da una casa vicina le note dell'esercizio numero 48 del Beyer. Anche in Giappone, le signorine di buona famiglia, oltre che cercare marito, "dovevano" imparare a suonare il pianoforte. E' l'ultimo film di Y. Ozu.

COSA NON MI HA CONVINTO: la Iwashita è carina e completamente nella parte, ma non ha lo charme di Setsuko Hara. L'uso del colore è limitato alla varietà cromatica degli arredi e dei vestiti, perché le luci fanno pensare a un bianco e nero colorizzato a posteriori.

 

Ho visto Il gusto del sake in giapponese con i sottotitoli in spagnolo.


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