IL VOLTO

TITOLO ORIGINALE Ansiktet
ANNO 1958
PAESE Svezia
REGIA Ingmar Bergman
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Max von Sydow, Ingrid Thulin, Gunnar Björnstrand, Bibi Andersson, Erland Josephson, Naima Wifstrand, Gertrud Fridh, Ake Fridell, Bengt Ekerot, Birgitta Petterson, Toivo Pawlo
DURATA - FOTOGRAFIA 97' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD BIM - QMedia
Il volto (Ansiktet) - Ingmar Bergman

 

 

Il volto (Ansiktet) - Ingmar Bergman
Il volto (Ansiktet) - Ingmar Bergman
Il volto (Ansiktet) - Ingmar Bergman
Il volto (Ansiktet) - Ingmar Bergman

 


Punteggio assegnato al film: ***½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***½
Punteggio Claudio Colombo Cinetop: ***½
Punteggio assegnato da voi: ****
 Ansiktet
(1958) on IMDb

Recensione del 2/3/2006

 

 

Qualità video: eccellente.
Qualità audio: discreta.
Lingue: Svedese e Italiano Dual Mono
Sottotitoli: italiano (non escludibili con l'audio svedese)
Formato video: 1.33:1  4/3
Extra significativi: una breve intervista di Max von Sydow che parla di Bergman in generale, non in particolare di questo film; un breve intervento di Piera Detassis su questo film.

Il dvd fa parte della preziosa collana "Bergman collection" della BIM, e contiene anche un libretto con commenti e immagini.


COSA MI E' PIACIUTO: Il volto è una miniera di spunti di riflessione, disseminata di indizi ma scevra di spiegazioni. Tocca a noi lavorarci sopra. La traccia più evidente che Bergman delinea è ai miei occhi la rappresentazione di sé stesso come artista, il suo rapporto con il pubblico, con la critica, e con le persone che, per la posizione che occupano, possono decretare il successo o l'insuccesso, in maniera quindi spesso indipendente dalle qualità e dai valori espressi. La maggior parte di noi cerca qualcosa al di là dell'apparenza concreta, chi nel divino, chi nella semplice illusione che può essere rappresentata anche dal cinema. Bergman è il sommo illusionista che ha sempre dichiarato di non voler rappresentare la realtà, perché non è questo il compito del cinema, e in questo film è il dottor Vogler (von Sydow). Gli contrappone il dottor Vergerus (Björnstrand) che pretende di razionalizzare tutto. Meravigliosi tutti gli attori, quasi tutti fedelissimi di Bergman. Ingrid Thulin, che ad ogni nuovo film con Bergman sapeva cambiarsi d'anima, qui è due personaggi insieme, uomo e donna contemporaneamente. Come sempre affascinante la fotografia, sobrie ma suggestive le musiche di Erik Nordgren.

COSA NON MI HA CONVINTO: ciò che intrinsecamente rappresenta un punto di forza del film, ovvero la ricchezza di contenuti e la relativa molteplicità delle interpretazioni possibili, può essere considerato un suo limite dal punto di vista della fruizione, in quanto impone, più che suggerire, ulteriori visioni al fine di impadronirsi di un'idea generale di tutta la costruzione.

CURIOSITA': Premio della Giuria a Venezia nell'anno in cui vinsero, ex-aequo, La grande guerra e Il generale Della Rovere. Nella scena sulle scale, Max von Sydow assomiglia improvvisamente e inaspettatamente a Stefano Accorsi.


Ho visto Il volto in svedese con i sottotitoli in italiano.


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