COSA MI E' PIACIUTO:
film che ha goduto di vasto e meritato successo di critica e di pubblico
almeno per tre motivi: l'ingegnosa costruzione a due livelli, con la
spiegazione dei comportamenti del protagonista che corre in parallelo
alla narrazione del presente inducendo a un continuo e graduale cambio
di prospettiva; la regia di Elio Petri fascinosamente creativa; la prodigiosa
interpretazione di Gian Maria Volonté. Bella e ben doppiata Florinda
Bolkan. Colonna sonora di Ennio Morricone fra le sue migliori: il tema
principale si ascolta spesso come sottofondo in certi servizi giornalistici
che si occupano di casi di connivenza fra politica e malavita.
COSA NON MI HA CONVINTO: il significato ideologico non è sempre
chiaro. Il particolare è limpido, l'universale è sottinteso
ma si presta ad essere frainteso. Finale affascinante ma decisamente
oscuro. L'interrogatorio al marito della vittima è una scena
non all'altezza del resto.
CURIOSITA': Oscar per il miglior film straniero,
Gran Premio della Giuria e Premio Fipresci a Cannes, David per il miglior
film e per la migliore interpretazione maschile (Volonté), 3
Nastri d'Argento (soggetto originale, film e migliore interpretazione),
e altri premi. Le riprese furono ultimate pochi giorni prima della strage
di piazza Fontana (12/12/1969), e i produttori furono per qualche tempo
incerti sull'opportunità di uscire con un film in cui si parlava
anche di attentati dinamitardi.
Ho visto Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto in
italiano.
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