DI COSA SI TRATTA: una donna (U. Thurman), detta "la sposa", organizza e comincia ad attuare la sua vendetta nei confronti della banda che massacrò i suoi cari nel giorno delle sue nozze.
COSA MI E' PIACIUTO: il cinema di Tarantino è simpatico, non trovo un termine migliore per definirlo. Qui ci serve un minestrone di generi e di stili, fra i quali non si vedono i confini. Le parti dal vivo sembrano fumetti, le parti disegnate, sul modello dei cartoni animati giapponesi, tendono al realismo. Scorre tanto di quel sangue, che invece di impressionarci viene spontaneo chiedersi quanto tempo ci avranno messo a ripulire le scene e gli attori da tutta quella vernice rossa. La realizzazione delle scene di combattimento è di prima classe. Uma Thurman, con il suo costumino da vendicatrice à la Emma Peel, fa un figurone. Molte le trovate divertenti: la mia preferita è la mitraglietta carenata con la scatola dei cereali. Il discorsetto della "sposa" alla figlioletta della sua fresca vittima ricorda, inquadratura dal basso compresa, il discorsetto di Christopher Walken sull'orologio in Pulp Fiction.
COSA NON MI HA CONVINTO: Tarantino non fa nulla per nascondere la sua passione per i piedi femminili. Un pochino esagera, forse. L'idea di dividere l'intera opera in due capitoli, di cui questo è il primo, non desta il mio entusiasmo. Mi ricorda i record del mondo di Bubka, migliorati intenzionalmente di un solo centimetro ogni volta, per moltiplicare gli incassi. Un'annotazione ortopedica: ma come fa una che è stata in coma per 4 anni, e quindi giustamente non è in grado di reggersi in piedi da sola, ad avere tutta quella forza nelle braccia?
Ho visto Kill Bill - Volume 1 in lingua originale (che è prevalentemente l'inglese) con
i sottotitoli in francese.
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