IL BACIO DELL'ASSASSINO

TITOLO ORIGINALE Killer's Kiss
ANNO 1955
PAESE Usa
REGIA Stanley Kubrick
GENERE Nero
ATTORI PRINCIPALI Jamie Smith, Irene Kane, Frank Silvera, Jerry Jarret, Ruth Sobotka
DURATA - FOTOGRAFIA 64' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD MGM
Il bacio dell'assassino (Killer's Kiss) - Stanley Kubrick

 

 

Il bacio dell'assassino (Killer's Kiss) - Stanley Kubrick
Il bacio dell'assassino (Killer's Kiss) - Stanley Kubrick
Il bacio dell'assassino (Killer's Kiss) - Stanley Kubrick
Il bacio dell'assassino (Killer's Kiss) - Stanley Kubrick

 


Punteggio assegnato al film: ***½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ***
Punteggio Claudio Colombo Cinetop:  ***
Punteggio assegnato da voi: ****
 A Clockwork Orange
(1971) on IMDb

Recensione del 28/9/2006

 

 

Qualità video: discreta. Lieve eccesso di sgranatura, ma c'è un buon contrasto.
Qualità audio: discreta.
Lingue: Inglese, Italiano, Francese, Tedesco, Spagnolo Mono
Sottotitoli: le stesse lingue più l'olandese
Formato video: 1.33:1  4/3
Extra significativi: -


COSA MI E' PIACIUTO: mi permetto di prendere in prestito il giudizio di un musicista di genio come Paolo Conte. In una recente intervista televisiva, ha ricordato che nel '55 si recò al cinema per vedere un film di un regista sconosciuto, Il bacio dell'assassino, di un certo Kubrick, e ne rimase grandemente impressionato. "Forse qualcosa di cinema capivo, evidentemente". Tornando a me, quando ho visto il film per quella che io pensavo fosse la prima volta, sono rimasto fulminato dalla reminiscenza di due scene: quella della ballerina e quella dei manichini. Dovevo aver già visto il film quand'ero molto piccolo, sicuramente non ci avevo capito nulla, ma quelle due sequenze mi avevano colpito. Rivedendole e valutandole oggi, confermo che non possono non colpire. I suoni di questo film: il commento musicale è fino a dieci minuti dalla fine abbastanza convenzionale, quantunque di solida fattura, ma è mirabilmente combinato con la musica e i rumori che provengono dalla scena. Poi, alla fine, rimangono solo le percussioni ad accompagnare il protagonista nella sua corsa sui tetti. La transizione dalla scena dei manichini al finale in stazione, avviene con un urlo che si trasforma nel fischio di una locomotiva. Che poi, a pensarci bene, il processo è circolare, perché nella prima sequenza, che nella cronologia del racconto coincide con l'ultima, i rumori della stazione sembrano prodotti da un ensemble di percussionisti. Le immagini: questa è l'opera di un venticinquenne fotografo di talento che rende ogni inquadratura interessante sia figurativamente che per il suo contenuto narrativo. Ciò che conta meno qui è l'originalità della storia, e in fondo anche i dialoghi, pur essendo ben scritti, non hanno nulla di memorabile, ma considerare un film così da questo punto di vista è come ripudiare il teatro di Mozart perché non ci entusiasma il libretto. "Allora, l'opera, ieri sera?" "Ah, cospetto!". Bellissime le riprese pugilistiche.

COSA NON MI HA CONVINTO: per essere un lungometraggio, è un po' ai limiti inferiori della durata canonica. Della convenzionalità della storia ho già detto, aggiungerò soltanto che la recitazione della ragazza, Irene Kane, è un po' monocorde (a parte il fatto che corre come una lunghista che sta facendo il riscaldamento pre-salto, ammesso che per un'attrice ciò possa costituire un limite rilevante). Chissà perché nei film quando ci sono combattimenti con armi da taglio chi le impugna le fa roteare all'indirizzo del nemico palesemente troppo in alto. Forse perché altrimenti finirebbe tutto troppo presto?

Ho visto Il bacio dell'assassino in inglese con sottotitoli in italiano.


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Nota sulle immagini