COSA MI E' PIACIUTO:
lo stile documentaristico è evidente, ma questo non è
semplicemente un simil-documentario, perché ci sono ovunque piccoli
segni che denunciano la finzione, come accade in certi film di animazione
in computer graphic dove l'eccesso di precisione finirebbe per nuocere.
Trovare il punto di equilibrio fra il resoconto storico e il racconto
drammatico è difficilissimo. Qui ci siamo completamente. Il compito
dello storico è svolto con inappuntabile equidistanza, quello
dell'artista è sottoposto al giudizio del singolo spettatore:
per me è un film emozionante, oltre che istruttivo. Giovano la
bellissima fotografia in chiave ritrattistica e la tesa colonna sonora
di Morricone, con inserti bachiani e la collaborazione di Pontecorvo.
E' un film che a mio parere dovrebbe essere mostrato nelle scuole. Leone
d'Oro a Venezia.
COSA NON MI HA CONVINTO: soprattutto nella prima parte, ci sono evidenti
discrepanze fra la versione italiana e quella franco-araba. Basta ascoltare
quest'ultima traccia abbinandola con i sottotitoli, che sono una trascrizione
della versione italiana, per rendersene conto (quando parlano francese,
per quanto mi riguarda; l'arabo per me... è arabo).
Ho visto La battaglia di Algeri in francese
e arabo con sottotitoli in italiano.
Questo film su Amazon.it