LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO

TITOLO ORIGINALE La classe operaia va in paradiso
ANNO 1972
PAESE Italia
REGIA Elio Petri
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Gian Maria Volonté, Mariangela Melato, Salvo Randone
DURATA - FOTOGRAFIA 111' - colore
PRODUTTORE DVD Minerva per La Cineteca Repubblica - L'Espresso
La classe operaia va in paradiso - Elio Petri: Gian Maria Volonté

 

 

La classe operaia va in paradiso - Elio Petri: Gian Maria Volonté
La classe operaia va in paradiso - Elio Petri: Mariangela Melato
La classe operaia va in paradiso - Elio Petri
La classe operaia va in paradiso - Elio Petri

 


Punteggio assegnato al film: ***½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): **½

Recensione del 26/8/2004

 

 

Qualità video: c'è per tutto il film una fortissima dominante verde. Al posto dei grigi ci sono i verdi, al posto dei bianchi ci sono i verdi molto chiari, al posto dei neri i verdi molto scuri.
Qualità audio: la traccia 5.1, che è quella che ho seguito, è molto chiara. Dialoghi dettagliatissimi, musica ed effetti molto presenti e ben miscelati. La traccia 2.0, che ho un po' sbirciato, se così si può dire di un ascolto, risulta più naturale, com'è ovvio, ma anche un po' meno comprensibile nelle fasi più concitate (e questo è un film quasi perennemente concitato).
Lingue: Italiano 5.1; Italiano 2.0
Sottotitoli: non disponibili
Formato video: 1.85:1 (mi sembra)  16/9
Extra significativi: solo alcune note di testo. Alla voce "trama", figura la prima metà della scheda del Morandini tratta dal suo Dizionario. Mi chiedo se questi lo sappia.

Non mi risulta che la "Minerva" abbia pubblicato questo dvd in proprio. Io ricordo con certezza una battuta che in questa edizione non c'è, e noto con un certo sospetto che la maggior parte delle fonti, compresa la confezione del dvd, indica una durata di 125', mentre qui ci si ferma a 111' scarsi.



COSA MI E' PIACIUTO: Gian Maria Volonté era un genio. Ho sentito dire recentemente che lui preparava ogni film con molto anticipo, studiandosi il copione, e trascrivendo le battute su un quaderno, per poi copiarle su un altro quaderno con l'aggiunta dell'indicazione dei tempi di recitazione, e poi su un altro ancora per stabilire le intonazioni, per decidere come bilanciare le frasi. Un po' come il lavoro del musicista alle prese con una partitura. E il risultato di questo lavoro è strepitoso. Molto brava però anche la Melato. Entrambi sfoggiano la loro milanesità esibendo un dialetto impeccabile. Morricone è l'autore delle musiche: in alcune scene è abilissimo nel fondere il commento musicale ai rumori ambientali, ora quelli della fabbrica, ora quelli del manicomio (l'accostamento fra le due situazioni non è affatto casuale), e mi è venuto in mente di quando disse che la musica per il cinema gli dà il pane, ma quella che gli dà le soddisfazioni che l'artista cerca è la musica che scrive per sé, e che quasi nessuno conosce. Petri ci sa fare con i temi politici e sociali, e la sua è una regia molto fantasiosa, in suggestivo contrasto con la concretezza degli argomenti trattati dai suoi film. Questo film è tutto urlato, allo scopo, mi sembra, di trasmettere allo spettatore l'inquietudine e il disagio che la rumorosità di una fabbrica comporta. Il figlio dell'amante chiede a Lulù: "Ma te gridi sempre?" E lui non gli risponde neanche, perché non se ne accorge, di parlare costantemente ad alta voce. Indimenticabile il modo di dire di Volonté: "Ragiona", che col passare del tempo diventa quasi un tic, del tutto svincolato dal contesto, segno - paradossalmente - dell'appropinquarsi della follia.

COSA NON MI HA CONVINTO: il tono costantemente sovreccitato del racconto a un certo punto diventa snervante, quasi che si volesse indurre lo spettatore ad accompagnare il personaggio lungo il suo cammino tribolato. Sotto questo aspetto, è un film molto faticoso. Il finale, poi, mi ha lasciato un po' perplesso, per la soluzione stilistica adottata. Petri (che ha scritto la sceneggiatura assieme a Ugo Pirro) evidentemente amava i finali aperti.

Ho visto La classe operaia va in paradiso in italiano.


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