COSA MI E' PIACIUTO:
elegia della vita contadina, descritta con la precisione del documentarista,
con la sensibilità del grande poeta, con il senso del racconto
del grande narratore di piccoli eventi e del raffinato pittore di scene
del quotidiano, e tutte queste qualità si riassumono nell'opera
maggiore di uno dei più grandi registi del nostro tempo, che
si muove come un viaggiatore al di fuori del tempo nel paesaggio dell'anima
collettiva di una comunità. La profondità dell'esplorazione
spirituale serve a far comprendere il significato della religione per
gente che ha tanto poco dalla vita: se la realtà tangibile non
offre alcun conforto, lo si cerca oltre, ma pur sempre in un territorio
ideale patrimonio di tutti e occasione di comunione con la natura. La
struttura multi-generazionale della famiglia di allora a me sembra tanto
più felice e funzionale di quella dei nostri giorni, se solo
ci fossero le condizioni per poterla conservare. Lo splendore figurativo
è particolarmente apprezzabile perché non vi è
alcun ricorso alla spettacolarità: la bellezza non è ricercata,
è semplicemente còlta. Magnificamente guidati gli interpreti,
attori non professionisti che recitano sé stessi. L'ascolto dell'originale
in dialetto bergamasco è imprescindibile: i milanesi come me
capiranno benissimo, perché è un bergamasco della bassa,
non delle valli, e comunque i sottotitoli italiani sono molto fedeli
(e c'è anche la trascrizione in dialetto). E' un po' difficile
estrapolare particolari simbolo da questo immenso affresco, ma ricorderò
almeno la richiesta di grazia per la vacca malata, la decisione del
figlio maggiore della vedova di tenere in casa i fratellini più
piccoli, e il commovente, silenzioso finale. Bellissima la colonna sonora:
la musica organistica di Bach (e il violoncello solo nella scena del
"viaggio di nozze") si alterna alle canti popolari della tradizione
contadina in un tessuto leggero, che aderisce dolcemente come un velo
sul capo della sposa. Palma d'oro nel 1978 ad un'opera che a mio avviso
ha un'importanza analoga a quella de I promessi sposi in letteratura.
COSA NON MI HA CONVINTO: -
CURIOSITA': i brani organistici di Bach sono eseguiti
da Fernando Germani. La musica per violoncello solo di J.S. Bach è
straordinariamente "fono-genica" in ambito cinematografico.
Il film è stato girato principalmente nella zona di Martinengo.
Ho visto L'albero degli zoccoli in bergamasco
senza sottotitoli.
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