LA MADRE

TITOLO ORIGINALE Mat'
ANNO 1926
PAESE Urss
REGIA Vsevolod Pudovkin
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Vera Baranovskaya, Nikolai Batalov, Aleksandr Chistyiakov, Anna Zemtsova
DURATA - FOTOGRAFIA 84' - bn
PRODUTTORE DVD Bachfilms
La madre (Mat') - Pudovkin

 

 

La madre (Mat') - Pudovkin
La madre (Mat') - Pudovkin
La madre (Mat') - Pudovkin
La madre (Mat') - Pudovkin

 


Punteggio assegnato al film: **
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): *1/2

Recensione del 2/8/2010

 

 

Qualità video: sufficiente. Immagine tagliata in alto.
Qualità audio: colonna sonora di Khrennikov aggiunta nel 1968, assieme ad alcuni effetti, in occasione del restauro del film. Tecnicamente passabile.
Lingue: cartelli in russo
Sottotitoli: francese
Formato video: 1.33:1  4/3
Extra significativi: -

Il dvd appartiene alla collana "Chefs-d'oeuvre du cinéma russe" della Bachfilms, ed è reperibile anche sul sito del produttore, col titolo "La mère".


DI COSA SI TRATTA: una donna, presa in mezzo fra il marito alcolizzato e violento e un figlio rivoluzionario, passa da un atteggiamento di sottomissione ad un atto estremo di ribellione.

COSA MI E' PIACIUTO: le tecniche di ripresa e di montaggio giungono alla loro sublimazione nel vigoroso finale, con la carica dei soldati ai manifestanti. Ma fin dall'inizio c'è una serie di ritratti che quando non cadono nel manierismo più stucchevole colgono nel segno (per esempio la giovane madre, non quella del titolo, che tiene orgogliosamente in braccio il suo bambino). Sono apprezzabili anche alcuni momenti di naturale convivialità, quantunque sganciati dal contesto. E' infine interessante l'insistenza sulle mani: mani che si accingono a colpire, mani che saggiano la terra fertile, mani che accarezzano.

COSA NON MI HA CONVINTO: si tratta tuttavia di un'opera che agli occhi di uno spettatore dei nostri giorni appare troppo programmatica e troppo ingenua nell'ostentare, anziché sciogliere nella narrazione, gli strumenti espressivi. Al cosiddetto montaggio parallelo (per esempio nell'accostamento fra la manifestazione e lo scorrere del fiume al disgelo) Pudovkin ricorre troppo spesso, così come a effetti quali sovrapposizione di inquadrature diverse, o ai primi piani alternati in rapidissima successione. Le annotazioni satiriche sono scontate (la sequenza del processo ne raccoglie una sconcertante collezione), e alcuni dettagli sono a dir poco inverosimili. Tutto quel cancan perché il giovane "nasconde le armi in casa", e poi si tratta di un tovagliolo che avvolge un paio di pistole. Quanto alla sonorizzazione eseguita nel 1968, essa consta di una colonna musicale di Khrennikov ad imitazione dello stile neo-romantico, che sarebbe come copiare una copia, o ciclostilare la Gioconda, e dell'aggiunta di effetti sporadici (passi, colpi di pistola) assolutamente ridicoli.


Ho visto La madre con i cartelli in russo sottotitolati in francese.


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