COSA MI E' PIACIUTO:
un film di 6 ore alla fine del quale vorresti che continuasse ancora,
perché spiace abbandonare tutti quei personaggi talmente ben
delineati da farti credere che ormai fossero entrati a far parte del
mondo reale, dev'essere proprio un bel film. Magnifici gli attori, non
tutti notissimi (prima di questo film). Sceneggiatura pressoché
impeccabile, non solo nel disegnare i personaggi e nel farli interagire
in maniera sempre credibile, ma anche nel modificare il loro linguaggio
col passare del tempo (espediente originalissimo che sostituisce il
più scontato ricorrere al trucco; interessante a questo proposito
la spiegazione di Giordana sul personaggio di Giorgia). Molti i momenti
emozionanti anche per l'originalità narrativa e stilistica (il
suicidio, i libri, Giulia che riceve le partiture in carcere, per citarne
solo alcuni). Molto appropriate le scelte musicali (sarei curioso di
sapere se Sonia Bergamasco, che è pianista e cantante di valore,
sia intervenuta nella scelta dei brani da eseguire*, perché mi
sembra che non ci sia nulla di casuale**). Il motivo principale è
tratto dalla colonna sonora di Jules et
Jim.
COSA NON MI HA CONVINTO: qualche rara concessione al mélo, che
ha dato modo a coloro che non hanno apprezzato il film di etichettarlo
come polpettone televisivo tipo telenovela sudamericana (per mancanza,
a mio parere, di conoscenza e di sensibilità - e non sto parlando
di cinema in particolare: di solito sono le persone che riferendosi
a un film invece di parlare di opera, usano il termine prodotto).
Ho visto La meglio gioventù in
tre sessioni, in tre serate consecutive.
* I brani eseguiti da Sonia Bergamasco sono, nell'ordine:
il primo movimento della Sonata in la minore K.310 di W.A. Mozart, il
primo movimento della Sonatina di Maurice Ravel, e, all'organo, l'Invenzione
a 2 voci n° 2 in do minore di J.S. Bach.
AGGIORNAMENTO: nel corso di un recente scambio epistolare (elettronico), Marco Tullio Giordana ha molto cortesemente soddisfatto la mia curiosità. Giulia doveva essere, inizialmente, una chitarrista dilettante, ma la scelta per il ruolo di Sonia Bergamasco, "che è diplomata in pianoforte e non ha mai smesso di suonare", ha suggerito una correzione. Sonia fu invitata a proporre un repertorio, ma è stato il regista a chiederle un pezzo di Mozart per il primo incontro fra lei e Nicola, e la scelta è caduta sulla Sonata K310, nonché le Kinderszenen di Schumann (che risuonano nel cortile quando Nicola invita a casa sua il fratello Matteo) e l'Invenzione n.2 di Bach eseguita al'organo nella chiesa di S. Spirito a Firenze. Sonia Bergamasco ha proposto il primo movimento della Sonatina di Ravel (che Giulia suona per il suocero). A proposito della K310, Giordana ha fatto scordare appena un po' il pianoforte, per non far pensare a una colonna sonora aggiunta, dal momento che lo strumento era collocato all'aperto, in un ambiente molto umido (l'alluvione del '66 a Firenze...).
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