DI COSA SI TRATTA: strane radiazioni risuscitano alla vita il cervello dei morti non ancora sepolti. Essi vagano alla ricerca di vivi da mangiare.
COSA MI E' PIACIUTO:
è il film che ha creato un preciso sottogenere nell'ambito del cinema dell'orrore, quello degli zombies. Non sono così sicuro che sia questo gran merito, ma innegabilmente l'idea di Romero può vantare più tentativi di imitazioone della Settimana Enigmistica, grazie alla sua originalità, e alla capienza ideologica: una storia simile può diventare metafora di qualsiasi cosa. Gran bella fotografia (a cura dello stesso Romero), al netto degli effetti speciali, che invece sono proprio "effettacci". Acremente sarcastico il finale, in cui arriva la polizia e butta il bambino con l'acqua sporca, e che ingegnosamente si spegne sotto i titoli di coda in uno sgranatissimo bianco e nero tipico delle immagini per la stampa.
COSA NON MI HA CONVINTO: ciò che manca, vedendolo oggi, è la capacità di tenere costantemente sulla corda e di spaventare. Ci sono diverse scene che fanno pensare a "Gli uccelli" di Hitchcock, anzi vi si richiamano abbastanza esplicitamente, ma a livello di efficacia non c'è paragone. Il solo climax finale desta qualche inquietudine. Ho detto dei mediocri effetti speciali; la musica viene gettata sulla scena a palate di stridenti dissonanze, un po' come capita. Ricordiamoci che ne "Gli uccelli" la musica non c'è... Un film che non è invecchiato benissimo: se non si conoscesse la data di produzione, credo che si tenderebbe a retrodatarlo di una decina d'anni. Un brutto errore: il protagonista apre la porta che dà sull'esterno, nel cuore della notte, ma nella ripresa da dentro si vede chiaramente che fuori è giorno.
Ho visto La notte dei morti viventi in
parte in inglese, e in parte, purtroppo, col doppiaggio italiano, a causa dell'assenza di sottotitoli. L'unica pecca evidente di un'edizione per il resto dignitosa.
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