DI COSA SI TRATTA: proprio nel giorno in cui va in pensione, l'ispettore di polizia Jerry Black (Nicholson) viene a sapere del ritrovamento del cadavere di una bambina. Si occupa di informare i genitori e promette loro che troverà l'assassino.
COSA MI E' PIACIUTO:
terza regia di Sean Penn che dimostra di essere un cineasta assoluto: non solo grandissimo attore, ma anche regista di indiscutibile personalità, creativo e preciso. Qui si limita a mettere su pellicola, non avendo collaborato alla sceneggiatura, ma il suo apporto come realizzatore è decisivo. L'origine della storia è il bellissimo, costernante romanzo di Friedrich Dürrenmatt, la cui lettura raccomando vivamente, anche dopo aver visto il film, dal momento che la trasposizione cinermatografica è piuttosto libera e non si sovrappone all'opera letteraria. Jack Nicholson ha avuto una pluridecennale frequentazione con la follia, nella sua carriera, e qui ce ne mostra una versione un po' diversa dal solito, meno esibizionistica. Pur essendo un ottimo thriller, La promessa è soprattutto un bel ritratto di una personalità complessa, di un uomo generoso che si autodistrugge per seguire il suo istinto.
COSA NON MI HA CONVINTO: -
CURIOSITA': la bella e brava Robin Wright qui si firma come Robin Wright Penn, perché all'epoca era sposata con Sean Penn.
Ho visto La promessa con l'audio e i sottotitoli in inglese.
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