LA SOTTILE LINEA ROSSA

TITOLO ORIGINALE The Thin Red Line
ANNO 1998
PAESE Usa
REGIA Terrence Malick
GENERE Guerra
ATTORI PRINCIPALI

Sean Penn, Adrien Brody, James Caviezel, Ben Chaplin, Elias Koteas, Nick Nolte

DURATA - FOTOGRAFIA 164' - colore
PRODUTTORE DVD Fox
La sottile linea rossa (The Thin Red Line) - Malick

 

 

La sottile linea rossa (The Thin Red Line) - Malick
La sottile linea rossa (The Thin Red Line) - Malick
La sottile linea rossa (The Thin Red Line) - Malick
La sottile linea rossa (The Thin Red Line) - Malick

 


Punteggio assegnato al film: ****
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): ****½

Recensione del 28/4/2004

 

 

Qualità video: eccezionale
Qualità audio: eccezionale
Lingue: Inglese, Italiano, Francese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: le stesse lingue più l'olandese e il greco
Formato video: 2.35:1 16/9
Extra significativi: una raccolta di canzoni melanesiane (solo audio)

Un raro esempio di onestà nella dichiarazione della durata: sono circa 163' e 40", e la confezione riporta correttamente "164 minuti circa". Di solito viene invece dichiarato un tempo superiore. Se non avete mai sentito fischiare una pallottola a un palmo dalle vostre orecchie, e auguro a tutti che ciò continui a non accadere nella vita reale, provate un po' con questo dvd.

 




COSA MI E' PIACIUTO: come ho già anticipato nelle note tecniche, la realizzazione del film è superba. Le scene di combattimento non hanno nulla da invidiare a quelle viste (e ascoltate) in "Salvate il soldato Ryan", con la differenza che nel film di Spielberg non c'è nient'altro, mentre questa è soprattutto un'opera filosofica. Sorprende in un film bellico la prima quarantina di minuti senza che si oda uno sparo, ed è proprio questa parte, unita alla prima, impressionante battaglia, quella che mi è piaciuta di più. Fotografia sublime, bella la musica - non tanto quella di Hans Zimmer quanto i brani classici, molto ben scelti, fra cui spiccano il Requiem di Fauré e "The Unanswered Question" di Charles Ives, e anche le canzoni melanesiane. Al di là di tutto questo, tuttavia, la vera forza del film è nell'inconsueto impianto ideologico, ove la guerra è vista in un contesto naturalistico, o per meglio dire panteistico, che ne fa risaltare l'inspiegabilità. Magnifica prova di Sean Penn.

COSA NON MI HA CONVINTO: dopo i primi folgoranti 70', il film perde un po' di vigore, e non aggiunge più nulla a quanto ha già mostrato e suggerito nella prima parte. Non mancano tuttavia altri momenti memorabili, fra tutti la voce fuori campo sull'immagine del giapponese morto di cui emerge dalla terra solo il viso. Un paio di pezzi grossi (Travolta e Clooney) compaiono in due particine: mi è sembrata più che altro una mossa pubblicitaria. Nick Nolte eccessivo alle prese con un personaggio troppo simile ad altri visti in altri film del genere.

Ho visto La sottile linea rossa in inglese con sottotitoli in italiano. Ho ascoltato in cuffia, ma è un dvd che meriterà una replica in tempi brevi con gli altoparlanti.


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Nota sulle immagini