DI COSA SI TRATTA: un misterioso uomo d'affari 50enne vive recluso in un albergo del Canton Ticino, cercando di sfuggire ad ogni contatto con il prossimo.
COSA MI E' PIACIUTO:
pur traendo grande forza dall'interpretazione di Toni Servillo, è un film che si fonda su una bellissima sceneggiatura di Paolo Sorrentino, fatta di dialoghi precisi e concreti. E' peraltro illuminato da una notevole fotografia (Luca Bigazzi) e commentato in modo eccellente dalla musica di Pasquale Catalano, ma soprattutto è reso figurativamente e narrativamente prezioso e vivo - nonostante la staticità del personaggio - da una regia alquanto creativa, decisamente orientata sul versante artistico piuttosto che su quello descrittivo. Apprezzabili i tempi e i modi con cui il narratore rilascia le informazioni sul protagonista e sulla sua vicenda, e la finezza con cui intreccia i destini. Pur essendo per certi versi un thriller, ciò che interessa è la persona, e il titolo tiene viva la nostra curiosità su quali saranno le conseguenze dell'amore su un uomo così schivo e calcolatore. Bel finale che ricorda addirittura Dreyer (La passione di Giovanna d'Arco), con esclusione della componente divina. Ci sono un figlio (Giannini) e una nipote (Magnani) d'arte nient'affatto indegni del nome che portano.
COSA NON MI HA CONVINTO: sul piano della recitazione, e in particolare per quanto riguarda la musicalità delle battute (intonazione, ritmo), i primi 15' sono di rodaggio.
Ho visto Le conseguenze dell'amore in italiano.
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