DI COSA SI TRATTA: un orfano (Banderas) viene dimesso dall'ospedale psichiatrico e va subito a cercare una nota attrice porno (Abril) per rapirla e convincerla ad innamorarsi di lui, sposarlo e fare tanti bambini.
COSA MI E' PIACIUTO:
a giudicare dal divieto ai minori di 18 anni che tuttora sussiste in diversi paesi, soprattutto quelli anglosassoni, e dalla trama, sembrerebbe difficile definire questo film una commedia sentimentale, e invece proprio di questo si tratta. Violenza ce n'è ben poca ed è ingenuamente divertente, alla Tarantino (la subitanea testata di Ricky a Marina è uno spasso); una sola scena di sesso, allegra, ironica e priva di malizia, tanto che nessun infante si turberebbe nell'assistervi. Pertanto, a mio avviso, di osceno qui c'è solo il divieto ai minori. Almodóvar è uno straordinario scrittore di dialoghi, spontanei e divertenti, nonché un infallibile direttore dei suoi interpreti. Il titolo è una battuta del film, pronunciata in modo divino da Victoria Abril quando nel suo personaggio è ormai divampato l'amore per il suo rapitore. Scene coloratissime e belle musiche di Ennio Morricone, completate dalla canzone finale Resistiré (del Dúo Dinámico). Non è un film esagerato, come altri meno riusciti del regista manchego; se sembra bizzarro lo si deve all'originalissimo e geniale camuffamento di una tenera storia d'amore in un noir che però nero non è, ma piuttosto allegramente colorato.
COSA NON MI HA CONVINTO: -
Ho visto Légami
in spagnolo senza sottotitoli.
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