DI COSA SI TRATTA: un alieno dalle sembianze umane spiega come degli extraterrestri tentarono in passato di colonizzare la Terra, fallendo miseramente, mentre ora sono i terrestri che stanno esplorando l'ignoto alla ricerca di un luogo abitabile, perché la Terra non lo è più.
COSA MI E' PIACIUTO:
l'audace composizione di immagini subacquee, filmati della Nasa, vecchi documentari e nuovi, falsi documentari, con la musica etnica (ma scritta in parte appositamente per il film). Più che la conservazione del patrimonio naturale della Terra, a me pare che a Herzog stia a cuore il combattere l'idea stessa di colonizzazione a tutti i costi. Attraverso la dimostrazione del fallimento della conquista spaziale, ci ricorda che anche senza uscire dal nostro pianeta, proprio a causa del processo di contaminazione dei territori "sani" con un modello ormai obsoleto di cultura e di civiltà, ci stiamo avviando alle condizioni in cui dovremo cercare di andarcene tutti. Il recente Wall-E è tornato sull'argomento con esiti anche più efficaci. Bellissime e inusuali le riprese subacquee al polo Nord, che nel film diventa un pianeta immerso in un'atmosfera di elio liquido sovrastato da un cielo di ghiaccio.
COSA NON MI HA CONVINTO: l'idea degli astronauti che tornano sulla Terra dopo un viaggio durato alcuni anni del tempo terrestre ritrovando un pianeta invecchiato di oltre 800 anni non è nuova. Per esempio è il nocciolo del bel romanzo di fantascienza di Ron Hubbard (sì, quel Ron Hubbard lì) "Ritorno al domani". In Herzog però all'idea di invecchiamento subentra quella di purificazione del pianeta. Non mi è piaciuto lo stile di recitazione di Dourif: i toni sono quelli di chi è appena stato fregato dal suo agente di assicurazioni.
Ho visto L'ignoto spazio profondo in
inglese con i sottotitoli in italiano.
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