COSA MI E' PIACIUTO:
è il primo film di Tarkovskij universalmente conosciuto (non
ho mai visto il precedente Il violino e il rullo compressore),
e già ci sono molti degli elementi che hanno caratterizzato tutto
il suo cinema: le immagini sono di sublime bellezza, una sorta di canto
di devozione verso la natura, cui fa da contrappunto la denuncia della
guerra come atto di violenza prima di tutto contro la natura stessa,
e di conseguenza nei confronti del diritto dei bambini a vivere serenamente
la loro infanzia. Del tronfio cantilenare di Ivan che affligge il doppiaggio
italiano non v'è traccia nell'originale, dove Ivan appare per
quello che è: un ragazzino. Il finale è straordinariamente
emozionante, per il contrasto fra le tenebre spaventose della penultima
sequenza e il chiarore dell'ultimo sogno che, compiuto il destino di
Ivan, diventa il sogno di tutta l'umanità. Le bellissime musiche
sono di Viaceslav Ovcinnikov, che continuerà la sua collaborazione
con Tarkovskij in occasione di Andrej Rubliov e di Solaris
(ho controllato, ma ci avrei scommesso la casa che era lo stesso
compositore).
COSA NON MI HA CONVINTO: nulla. E' il film che mi ha fatto conoscere
Tarkovskij, diversi anni fa, e l'affetto che gli porto mi impedirebbe
di vedere qualsiasi difetto, se ve ne fossero.
CURIOSITA': il film vinse il Leone d'Oro. "Accusato,
non senza ragione, di formalismo e morbido poeticismo". Sono parole
di Morando Morandini, che io ammiro moltissimo, ma al quale chiederei,
qualora fosse ancora convinto di quel tetro e anacronistico "non
senza ragione", se il "formalismo" è qualcosa
di cui si può davvero accusare qualcuno, e che cosa intende per
"morbido poeticismo". Nella "Storia del Cinema"
della Garzanti, scritta da Morandini con Fofi e Volpi, si dice che le
accuse di formalismo sono giustificate dal vizio di un poeticismo "leccato".
In realtà ho capito benissimo il senso di quelle parole, soltanto
stento a riconoscervi chi le ha scritte. Peraltro va detto che la recensione
era complessivamente favorevole.
Ho visto L'infanzia di Ivan in russo
con i sottotitoli in italiano.
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