DI COSA SI TRATTA: a un medico della cittadina americana di Santa Mira vengono riferiti strani comportamenti da parte di alcune persone che sembrano non essere più sé stesse.
COSA MI E' PIACIUTO: l'angoscia suscitata dal film è direttamente proporzionale alla normalità della vita di questa cittadina di provincia (immaginaria: non esiste realmente una città con quel nome), e quindi sembra destinata a crescere all'infinito, a causa di ciò che il dottor Bennell scopre, assieme allo spettatore che non conosce la storia, fino al finale scelto dal regista ("Voi siete i prossimi!", si veda il fotogramma a sinistra, qua sopra), che condannava lo spettatore a vedersi sbarrate le porte d'uscita dall'incubo e a non prender sonno per un po'. Fu poi aggiunto un epilogo. Non ci sono effetti speciali, tutto si basa sull'ingegnosa idea di partenza e su una sceneggiatura compatta e precisa, che scandisce implacabilmente l'incalzare degli eventi. Sam Peckinpah è fra gli autori dei dialoghi. Non occorre essere patiti della fantascienza per apprezzare questo gioiello.Vanta ben due tentativi d'imitazione, con esiti impari al modello.
COSA NON MI HA CONVINTO: -
CURIOSITA': Sam Peckinpah compare verso la fine. E' quello che dice: "Lasciatelo andare, tanto nessuno gli crederà".
Ho visto L'invasione degli ultracorpi in inglese con
i sottotitoli in inglese.
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