L'ODIO

TITOLO ORIGINALE La haine
ANNO 1995
PAESE Francia
REGIA Mathieu Kassovitz
GENERE Drammatico
ATTORI PRINCIPALI Vincent Cassel, Hubert Kounde, Said Taghmaoui
DURATA - FOTOGRAFIA 97' - bianco e nero
PRODUTTORE DVD Cecchi Gori
L'odio (La haine) - Mathieu Kassovitz

 

 

L'odio (La haine) - Mathieu Kassovitz
L'odio (La haine) - Mathieu Kassovitz
L'odio (La haine) - Mathieu Kassovitz
L'odio (La haine) - Mathieu Kassovitz

 


Punteggio assegnato al film: **½
Punteggio complessivo assegnato al dvd (edizione e film): **

Recensione del 16/3/2004

 

 

Qualità video: molto buona.
Qualità audio: sarebbe buona, se non fosse quasi costantemente fuori sincrono (parlo della traccia originale): difetto piuttosto grave, direi.
Lingue: Italiano e Francese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: italiano per non udenti con la traccia audio originale (non escludibili, siamo alle solite)
Formato video: 1.85:1 16/9
Extra significativi: praticamente nulla


COSA MI E' PIACIUTO: stilisticamente è un film molto interessante e a tratti piuttosto originale (per esempio nella scena in cui i tre amici vanno a trovare un certo Asterix); da un punto di vista puramente visuale è certamente un'opera affascinante; bravi gli attori, molto naturali i dialoghi, tanto da sfiorare in certi frangenti l'orbita del documentario. Non mi sembra un caso che per i titoli di testa Kassovitz abbia scelto immagini autentiche di scontri di piazza (quantomeno sembrano autentiche, se non lo sono complimentoni!).

COSA NON MI HA CONVINTO: troppe estremizzazioni: i ragazzi che per tutto il film non fanno mai nulla di normale, i poliziotti sadici, spacciatori dappertutto, naziskin in assetto di guerra, botte, ammazzamenti, insomma manca qualche punta di bianco in questo bianconero. E' certamente una scelta, probabilmente è la visione del mondo con gli occhi dei protagonisti (possibile che nella periferia di Parigi non ci sia una sola persona simpatica senza essere fuori di testa?), ma alla lunga il gioco mi ha un po' annoiato, e il finale non ha l'impatto brutale che avrebbe potuto avere se ci si fosse arrivati in modo diverso. Sotto l'aspetto stilistico, ci sono, per i miei gusti, troppe incursioni nel linguaggio del videoclip musicale.

Ho visto L'odio in francese con sottotitoli (obbligatori) in italiano per non udenti (fatti abbastanza bene).


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Nota sulle immagini