COSA MI E' PIACIUTO:
è un film sul teatro e in forme molto teatrali, sia perché
girato tutto in interni (anche gli esterni sono girati in studio), sia
per lo stile e il ritmo dei dialoghi, ma non ha nulla della rigidità
del teatro e del tipo di scrittura che a questa forma di spettacolo
si può normalmente ricondurre, poiché la sua eleganza
formale non inficia né la sincerità dei sentimenti espressi,
né la profondità di pensiero, pur nei modi semplici e
forse ingenui, che indussero parte della critica a vedervi un eccesso
di patetismo, ma che ne hanno altresì decretato un successo di
pubblico pressoché universale. Il vecchio saggio Calvero-Chaplin
parla della vita come un filosofo di strada, dicendo cose magari già
dette e ridette, ma in un modo che costringe a pensarci su. Nell'unità
stilistica di tutte le componenti dell'opera, c'entra molto il fatto
che Chaplin sia, oltre che regista, autore, o co-autore, della sceneggiatura,
delle musiche, delle coreografie, e chissà di cos'altro. Come
osservatore della realtà, ci offre le sue amare riflessioni sul
mondo dello spettacolo, afflitto da vizi eterni ed immutabili di cui
non solo il personaggio di Calvero, ma lo stesso Chaplin pagava le conseguenze.
In qualità di attore è come sempre impareggiabile, ma
è assai ben assistito dalla luminosa Claire Bloom, e nel memorabile
sketch musicale che porta alla conclusione, dal grande Buster Keaton,
che aveva già partecipato due anni prima a un altro importante
film sulla fine di un'epoca, Viale
del tramonto. Per ridere, sorridere, riflettere sulla vita,
e versare qualche lacrima senza doversene vergognare, Luci della
ribalta è un film ideale.
COSA NON MI HA CONVINTO: i sottotitoli di questa edizione della Elleu
sono la fedele trascrizione del doppiaggio italiano, che leviga intenzionalmente
molte altrettanto intenzionali durezze dei dialoghi originali, risultando
offensivo per l'integrità dell'opera. Credo che l'edizione della
Warner attualmente nei negozi sia molto più corretta, oltre che
più soddisfacente sotto l'aspetto tecnico.
CURIOSITA': partecipano al film due figli di Charles:
Sidney, il musicista, e Geraldine, una delle bambine che si vedono nella
sequenza iniziale. Il pianoforte di Buster Keaton è talmente
finto che lui attacca sempre lo stesso tasto, un si insieme al quale
si abbassa anche il vicino si bemolle, e ogni volta ne vien fuori una
nota diversa.
Ho visto Luci della ribalta in lingua originale con
i sottotitoli in italiano.
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