DI COSA SI TRATTA: una novella Alice nel paese... di Greenaway sfugge a una guerra armata fra uomini e donne e capita in una strana casa di campagna dove vivono un'anziana fuori di testa, suo figlio e sua figlia entrambi muti, un nugolo di ragazzini che girano nudi con un maiale, un unicorno che parla.
COSA MI E' PIACIUTO:
la colonna sonora, basata sui rumori e sul duetto d'amore del II atto del Tristano, la fotografia di Sven Nyqvist (collaboratore abituale di Bergman), la scena della rappresentazione del Tristano con la ragazza al pianoforte, nella quale il surrealismo si trasferisce nel montaggio musicale trasformandosi in un collage fra diverse versioni dello stesso brano, che si avvicendano e si mescolano, trascinando con sé le immagini. Brava la Giehse, anziana attrice tedesca.
COSA NON MI HA CONVINTO: non solo non riesco a trovare un senso in questo strano film, ma, quel che è peggio, non riesco a trovare un motivo per cui dovrei cercarlo, il senso. Nel momento in cui un film surrealista diventa prevedibile, è arduo non cedere all'irritazione. Due maldestri errori di montaggio nella prima sequenza, quella dell'investimento, e nella scena della sepoltura.
CURIOSITA': la giovane attrice protagonista, Cathryn Harrison, è una nipote di Rex Harrison.
Ho visto Luna nera nella lingua originale, che è prevalentemente l'inglese.
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