DI COSA SI TRATTA: in un grande palazzo barocco un uomo (Albertazzi) cerca di convincere una donna (Seyrig) che un anno addietro si erano amati e lei gli aveva promesso che sarebbero partiti insieme. Lei nega tutto.
COSA MI E' PIACIUTO:
il fascino del film è per me unicamente di natura visiva, con il suo apice nella scena da cui ho estratto un fermo immagine: è l'ultimo in basso a destra nella parte superiore di questa pagina. La musica, prevalentemente per organo, fa il suo lavoro.
COSA NON MI HA CONVINTO: Resnais una volta disse che i suoi film erano complessi, ma che non lo faceva apposta. Difficile da credere: qui c'è un chiaro progetto di rinnovamento totale del linguaggio, il cui limite accertato dalla storia è che non condurrà da nessuna parte. Non è solo la decomposizione della struttura temporale a caratterizzare la narrazione, ma è questa decomposizione applicata non a una storia ma a un'idea, nemmeno troppo chiara. Anzi, per me imperscrutabile. Nel film il tempo è sospeso, ma fuori dal film c'è uno spettatore che ha la sensazione che l'ora e mezza in cui sta cercando di capire a cosa sta assistendo non passi mai.
Ho visto L'anno scorso a Marienbad in francese con i sottotitoli in inglese.
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