COSA MI E' PIACIUTO:
i contenuti morali dell'opera le permettono di travalicare il genere.
E' una fortuna per me, che non amo affatto i western. Viene messo in
luce l'esasperato individualismo della società americana dell'800:
un uomo combatte per la sua comunità a rischio della propria
vita, e viene lasciato solo in nome del quieto vivere e del più
bieco egoismo. Si sostiene non il giusto, ma il vincitore più
probabile. L'azione si svolge quasi in tempo reale, e si percepisce
pertanto fortemente il senso di attesa per quel treno di mezzogiorno.
Molto bella la sequenza del combattimento finale, anche se poi si risolve
in maniera un po' banale.
COSA NON MI HA CONVINTO: la realizzazione delle idee che ispirano il
film è nel complesso un po' troppo semplicistica, senza sfumature.
Tutti i personaggi sembrano procedere su dei binari, e l'unica a svoltare,
al momento buono, è la moglie dello sceriffo. La distinzione
ha certamente un intento dimostrativo, perché la ragazza proviene
da una cultura diversa (è quacchera), ma il risultato è
troppo schematico. Terribile la pluripremiata colonna sonora di Tiomkin:
invadente e sguaiata. Alcune scene, come quella in cui lo sceriffo si
reca all'albergo dove si trovano sia la fresca sposa sia l'ex-amante,
sono annegate nel violiname più turpe.
Ho visto Mezzogiorno di fuoco in lingua
originale con i sottotitoli in italiano. C'è solo un brevissimo
dialogo - due battute - in spagnolo che non ha i sottotitoli (l'attrice
Katy Jurado è messicana, così come il suo personaggio).
Questo film su Amazon.it