DI COSA SI TRATTA: due quasi 40enni, uno con moglie e due figli rimasto senza lavoro, uno con una fidanzata che lo disprezza perché un lavoro proprio non riesce a trovarlo e vive di piccole truffe, si incontrano casualmente in un bar e diventano dapprima soci "in affari", e poi amici.
COSA MI E' PIACIUTO:
questo film ha tre medaglie da esibire: i protagonisti sono Ale & Franz; non è un film prettamente comico, ma piuttosto una commedia, con molte sfumature; è un bel film. La terza medaglia nasce dalla combinazione delle prime due, e ciò risalta ricordando il primo tentativo cinematografico del duo, quel "La terza stella" che era, come spesso accade ai comici televisivi che passano al grande schermo, un mero trasferimento dei loro numeri da cabaret in un contesto inadeguato, in assenza di una struttura conveniente. Qui le battute allo stato puro sono infilate con molto pudore nel tessuto della sceneggiatura. La trama e i significati sono variegati e nient'affatto scontati, sicché ci si diverte ma si partecipa anche con apprensione e senso di solidarietà. Straordinari, ovviamente, i due attori principali, sia in coppia che come solisti (Ale capo di un accampamento rom e Franz che difende gli "omini dell'acqua"), ma ben scelti e pienamente all'altezza anche gli altri, fra cui ricordiamo le due donne, Roberto Citran e Ernesto Mahieux (l'imbalsamatore dell'omonimo film di Garrone). Milano è uno sfondo magnificamente fotografato e descritto con realismo (e lo dice un milanese ormai non più giovanissimo che ha sempre vissuto qui), al di fuori dell'iconografia classica.
COSA NON MI HA CONVINTO: qualche lungaggine verso metà film dovuta al tentativo di consolidare il tessuto connettivo attraverso passaggi puramente descrittivi (immagini e musica). La musica è troppo presente, e troppo pedante nel sottolineare, nella prima metà; poi fortunatamente si fa un po' da parte. Ale & Franz, il primo dei due ubriaco, che cantano le canzoncine delle pubblicità dei mobilifici, a me hanno fatto morire dal ridere, ma fuori dalla Lombardia non so... è come in quelle commedia americane in cui si mettono a cantare qualcosa e tutti ridono (ancora peggio se doppiati). Cosa avranno da ridere? Evidentemente qualcuno lo sa.
Ho visto Mi fido di te in italiano.
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