COSA MI E' PIACIUTO:
è una storia che respira con la natura, rappresentata attraverso
immagini organizzate come una sequenza di diapositive in movimento,
il cui accostamento tiene conto della varietà nei tipi di composizione,
cioè nella distribuzione degli elementi nello spazio visivo.
La circolarità del racconto è tale da permetterne la lettura
nei due sensi: gli attori che impersonano il protagonista, all'inizio
bambino, sono sempre diversi nelle 4 stagioni, ma il bambino della nuova
primavera è lo stesso dell'inizio, come anche il vecchio è
il medesimo attore dell'esordio. La bellissima fotografia è molto
valorizzata dal montaggio, che la rende sempre sorprendente e funzionale
al tempo stesso. Il denso simbolismo permette a ciascuno di noi di costruire
sulla visione di questo film una propria idea della vita.
COSA NON MI HA CONVINTO: la colonna musicale è di valore diseguale.
Ho visto Primavera, estate, autunno, inverno...
e ancora primavera in coreano con i sottotitoli in italiano (obbligatori).
Questo film su Amazon.it