COSA MI E' PIACIUTO:
primo film americano di Hitchcock, anche se ambientato in Inghilterra,
è un'opera di fattura superba, ricca di dettagli sopraffini.
Nella magnificenza del castello, colpiscono soprattutto alcune inquadrature
strette (lei che disegna il costume per la festa), i giochi di luci
(la scena della proiezione dei film), le raffinatezze nelle scelte di
montaggio (appena dopo un'inquadratura frontale dei due novelli sposi,
non si fa a tempo ad apprezzare il virtuosismo espressivo della Fontaine,
che subito Hitchcock ce ne offre una soggettiva, con una camera sempre
frontale ma perfettamente in asse con lei). Meravigliosa Joan Fontaine
nella trasformazione da ragazza timida e impacciata a donna coraggiosa
in soccorso del suo uomo. Osservando i provini contenuti nel dvd, dal
confronto con le altre attrici tutte più famose di lei, non sembrava
che la Fontaine fosse uscita con evidenza vincitrice. Ma naturalmente
Hitchcock aveva la vista lunga, e soprattutto non sbagliava mai nella
scelta e nella guida delle interpreti femminili dei suoi film.
COSA NON MI HA CONVINTO: il film, tratto da un romanzo di Daphne Du
Maurier, è insolitamente lungo rispetto agli standard hitchcockiani,
e nella seconda metà la lunghezza tende a confondersi con la
prolissità, sia nel filo narrativo nel suo complesso, sia in
certi dialoghi.
CURIOSITA': tanto invadenti sono l'immagine e
il ricordo di Rebecca, che della seconda moglie non si sa nemmeno il
nome di battesimo.
Ho visto Rebecca la prima moglie in lingua
originale con i sottotitoli in italiano (i quali purtroppo invadono
l'inquadratura, ma con il formato 4/3 non ci sono alternative).
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