COSA MI E' PIACIUTO:
è il più bel documentario musicale che io conosca. Lo
vidi per la prima volta alla TV della Svizzera Italiana, con i sottotitoli
in italiano, e mi colpì profondamente. L'anno scorso lo ha ritrasmesso
la Rai, nell'ambito di "Fuori Orario" e quindi ad un'ora impossibile,
ma benché fosse finito alle 4 del mattino, non potei fare a meno
di riguardarlo da cima a fondo. Sviatoslav Richter è stato uno
dei più grandi pianisti di tutti i tempi, ed era un personaggio
di una sincerità sconcertante. I suoi giudizi su alcuni grandi
artisti che lui ha conosciuto personalmente lasciano di stucco. Ed il
più colpito dalla sua distaccata, naturale severità è
proprio lui stesso. L'ultima frase dell'intervista, sulla quale parte
la musica dei titoli di coda (la sonata in si bemolle di Schubert, uno
dei suoi autori prediletti), mette i brividi: "Io non mi piaccio".
Bruno Monsaingeon è un grandissimo specialista del genere, e
più che uno studioso o un giornalista è da considerarsi
tout court un artista. Ricordiamo la sua collaborazione alla sceneggiatura
di "32 piccoli film su Glenn Gould". Il montaggio di questo
"Richter: l'Insoumis" è una grande dimostrazione di
come un semplice documentario può assumere la forza di un autentico
film drammatico. Di enorme valore i filmati delle esecuzioni del pianista,
sia come solista che assieme ad altri grandi come Oistrakh, Britten,
Kagan. Il momento in assoluto più emozionante è il finale
della Quarta Ballata di Chopin. Colpiscono i suoi racconti sulla vita
nell'Urss del periodo staliniano, e la sua estrema freddezza verso l'America.
COSA NON MI HA CONVINTO: non so se è un difetto del dvd o è
un vizio originale della produzione televisiva, ma nella seconda parte
i sottotitoli sono scritti in caratteri molto più piccoli che
nella prima, ed essendo bianchi e senza contorni, quando capitano su
uno sfondo bianco, e ciò succede più di una volta, diventano
pressoché illeggibili.
CURIOSITA': quando fu girato il film, Richter,
che aveva già compiuto 80 anni e non era in buona salute, aveva
chiesto di non essere ripreso dalle telecamere, sicché fu filmato
di nascosto da una camera fissa.
Ho visto Richter: the Enigma nella versione
originale con i sottotitoli in francese.